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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Pensioni, arrivano le prime 150mila "buste arancioni" dell'Inps

Centocinquantamila italiani, lavoratori del settore privato, troveranno nella cassetta delle lettere la simulazione sull'età di ritiro dal lavoro e sul valore dell'assegno previdenziale

E' scattata l'ora x per le "buste arancioni". Dal 26 aprile sono iniziate ad arrivare a destinazione le prime 150mila comunicazioni dell'Inps, un documento contenente una simulazione della pensione futura sulla base di quanto finora versato, della retribuzione attesa e della data di uscita dal lavoro. Le buste sono state spedite su tutto il territorio nazionale, senza Regioni o Comuni pilota, per rendere il più capillare possibile la loro diffusione, come ha fatto sapere l'Inps.  

COSA C'E' DENTRO - Centocinquantamila italiani troveranno quindi nella buca delle lettere l'ormai famosa "busta arancione".  All'interno della busta ci sarà una lettera di tre pagine, con la storia contributiva (e il consiglio a controllare l'estratto conto), la previsione della data di uscita, l'importo dell'assegno e del rapporto tra busta paga e quanto si avrà in tasca una volta a riposo. Una sorta di "operazione trasparenza" da parte dell'Inps, che punta a rendere più consapevoli i cittadini in merito al loro futuro. Il lavoratore, così informato, ad esempio potrà decidere già oggi se ha bisogno di fare ricorso a un fondo pensione o a un piano di risparmio personalizzato.

A CHI E' DESTINATA - La "busta arancione" è destinata al momento a tutti i lavoratori in attività: dipendenti del settore privato, autonomi e le partite iva iscritte alla Gestione Separata. Dal 2016, il progetto sarà esteso anche ai dipendenti statali. 

OBIETTIVO: DIGITALIZZAZIONE - Nel corso del 2016, l'Inps punta a "informare" sette milioni di cittadini. Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con Agid - Agenzia per l'Italia digitale - che "permetterà di raggiungere chi non è digitalizzato invitando queste stesse persone a munirsi di Spid, il pin unico per accedere ai servizi on line". La busta arancione viene così associata ad un progetto ampio per la digitalizzazione degli italiani, condotto insieme all'Agid con una collaborazione che ha permesso anche di superare gli ostacoli finanziari. 

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