Tv e decoder da "rottamare", si avvicina il momento di cambiare televisore
Entro il 2022 tutte le tv dovranno essere "smart". Oggi il governo ha comunicato che il fondo destinato al bonus sarà incrementato da 100 a 150 milioni. Le cose da sapere
Cresce il fondo stanziato per il così detto bonus tv. Di cosa parliamo? Come molti lettori sapranno, il 1° luglio 2022 a causa di un "trasloco" delle frequenze televisive ci sarà il passaggio allo standard di trasmissione televisiva digitale DVB-T2. Entro quella data gli utenti che non sono già in possesso di un apparecchio "smart" dovranno munirsi di un televisore nuovo (o di un decoder che supporta il nuovo codec di compressione delle immagini HEVC). Si passa infatti al nuovo standard della tv digitale terrestre DvbT2 che, in sostanza a fronte di minore spettro garantisce maggiore qualità al segnale.
Aumentano i fondi per il bonus
Per questo il governo precedente aveva pensato di destinare un "bonus" all’acquisto di nuovi televisori Dvb T2 o nuovi decoder. E' notizia di oggi che il Mise ha alzato da 100 a 150 milioni (concentrandole nel 2020) le risorse per l'acquisto di decoder e smart TV in vista dell'avvento del nuovo sistema.
Lo ha reso noto lo stesso Dicastero al termine della riunione del tavolo TV 4.0 dedicato alla transizione digitale del settore radiotelevisivo nel corso del quale sono state illustrate le linee generali della modifiche normative in via di presentazione in Parlamento nell'ambito della Legge di Bilancio 2019.
Bonus tv, nel 2020 ci sarà il picco delle domande
La proposta normativa prevede "la rimodulazione degli importi destinati all'acquisto di decoder e smart Tv nel rispetto del principio di neutralità tecnologica. In particolare, vengono destinati 50 milioni di euro in più rispetto alla legge di bilancio dello scorso anno (per un totale di 150 milioni di euro) e le risorse vengono concentrate nel 2020, anno nel quale si prevede un picco della domanda".