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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

"Il canone Rai in bolletta anche a chi ha chiesto l'esonero": cosa fare per avere il rimborso

Come denuncia l'Unione dei consumatori italiani, a molti italiani viene richiesto il canone in bolletta anche se hanno presentato regolarmente la domanda di esonero nei termini previsti

Brutta sorpresa per molte famiglie italiane, che si sono viste addebitare il canone Rai sulla bolletta della luce pur avendo regolarmente richiesto l'esonero. Il termine per presentare la domanda era il 31 dicembre, ma l'Agenzia delle Entrate aveva consigliato di inoltrare la richiesta già entro il 20 dicembre, affinché questa potesse essere lavorata in tempi utili. Secondo l'Unione italiana consumatori, chi si è ritrovato il canone Rai addebitato in bolletta probabilmente ha presentato la domanda dopo il 20 dicembre, anche se "di sicuro non mancano sviste ed errori da parte di chi riscuote", specificano dall'associazione. 

L'esenzione è prevista in una serie di casi diversi, con alla base il principio che il canone è dovuto una volta sola per tutti gli apparecchi detenuti dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica. Ma il contribuenti che vuole chiedere l'esonero può incorrere in una lunga lista di passi falsi burocratici. "Il problema di fondo è che il meccanismo è troppo complicato – dice l’associazione di consumatori - Già è un sopruso bello e buono che una famiglia che non ha la Tv sia costretta a comunicarlo ogni anno per tutta la vita ma se poi dovesse pure fare due dichiarazioni, una per il non possesso della Tv e una per il rimborso, con relative spese, allora ci troveremmo di fronte ad un maltrattamento vero e proprio. Anche perché per recuperare 10 euro ne spenderebbe quasi altrettanti". 

COME CHIEDERE IL RIMBORSO

Per chi paga la luce con bolletino postale e vuole chiedere il rimborso, la strada da seguire è quella di saldare soltanto la parte di bolletta che riguarda la luce, specificandone però il motivo nella causale e inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno all'Agenzia delle Entrate con la copia della precedente domanda di esonero e chiedendo la revisione della propria posizione facendo presente l'errore. Ma i tempi per il rimborso non sono stati ancora indicati. 

Coloro che invece hanno l'addebito della bolletta direttamente sul conto corrente dovranno presentare la richiesta di rimborso per via telematica o tramite raccomandata e aspettare. Si può anche chiedere alla banca di sospendere la domiciliazione della bolletta e pagare soltanto la parte che rigaurda la luce, inviando poi all'Agenzia la copia della richiesta di esonero. 

Il suggerimento delle associazioni di consumatori tuttavia è quello di aspettare e vedere le prossime bollette per capire se nel frattempo c’è stata un’autocorrezione da parte dell’Agenzia e per evitare di dover mandare più raccomandate e iniziare una lunga rincorsa al rimborso da ripetere ogni due mesi. 

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