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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Canone Rai ridotto, arriva lo sconto: ecco a chi spetta il bonus del decreto Sostegni

L'agevolazione prevista dal dl approvato dal governo per i cosiddetti "canoni speciali". Chi ha già pagato avrà un 30% di credito d’imposta

Canone Rai ridotto del 30% per il 2021 per le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, vale a dire per tutte le aziende che pagano i cosiddetti "canoni speciali". Una (piccola) boccata d'ossigeno per bar, alberghi e ristoranti colpiti dalla crisi a causa della pandemia. Lo sconto sul canone Rai è stato inserito nel decreto Sostegni approvato dal governo e firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge. Il decreto vale 32 miliardi di euro e reca misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da Covid-19.

Canone Rai ridotto: chi ha diritto allo sconto del 30%

Chi ha diritto alla riduzione ma quest'anno ha già pagato il canone avrà un 30% di credito d’imposta. Nell'articolo 6 del provvedimento del governo si legge che "per l'anno 2021, per le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico il canone di abbonamento alle radioaudizioni di cui al regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, convertito dalla legge 4 giugno 1938, n. 880 è ridotto del 30 per cento".

Per lo stesso anno è assegnata all'Agenzia delle Entrate la somma di 25 milioni di euro, al fine di riconoscere ai soggetti interessati un credito di imposta pari al 30 per cento dell'eventuale versamento del canone intervenuto prima dell'entrata in vigore del decreto, ovvero disporre il trasferimento a favore della Rai delle somme corrispondenti alle minori entrate. Il credito di imposta non concorre alla formazione del reddito imponibile.

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Il canone Rai dal 2016 si paga mediante la bolletta dell'energia elettrica. Il principio è che chiunque possieda un'utenza elettrica domestica, presumibilmente ha anche un dispositivo per ricevere le frequenze televisive. L'importo del canone (90 euro) è quindi addebitato in fattura per nove euro al mese, per dieci mesi, da gennaio ad ottobre di ogni anno. Per non pagare il canone Rai si deve dunque dichiarare di non essere titolare di un'utenza elettrica o non possedere la tv (o tablet, pc o smartphone che non ricevono frequenze di ricezione dei canali tv). Lo si può fare mediante una certificazione che attesti l'assenza di un'utenza elettrica domestica o del possesso della tv.
 

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