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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lavoro

Supermercati Carrefour: annunciati 769 esuberi volontari, verso la dismissione di 106 punti vendita

Formalizzata ai sindacati la procedura di licenziamento collettivo annunciata nelle scorse settimane. Sindacati sul piede di guerra

La multinazionale francese della grande distribuzione organizzata Carrefour Italia ha formalizzato ai sindacati la procedura di licenziamento collettivo annunciata nelle scorse settimane nell'ambito del confronto attivato tra le Parti sul Piano Aziendale 2022. Sono 769 i lavoratori coinvolti dalla procedura di riduzione del personale in 9 Regioni: Valle D'Aosta, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna. Sono 261 gli esuberi in 27 Ipermercati, 313 in 67 market, 168 in 10 cash&carry e 168 posti di lavoro presso le sedi amministrative di Milano, Nichelino, Roma, Airola, Gruliasco, Napoli, Rivalta e Moncalieri. A renderlo per prima noto è stata la Fisascat in una nota.

''I motivi alla base della situazione di eccedenza sono da individuarsi nella grave situazione economico gestionale. Il complessivo calo del fatturato e dei clienti da un lato, e l'incidenza del costo del lavoro dall'altro, hanno determinato una situazione di grave squilibrio che ormai non è più sostenibile e costringe la società ad un intervento strutturale volto a riequilibrare il rapporto tra personale e fatturato'', è la motivazione che Carrefour Italia fornisce alle organizzazioni sindacali annunciando l'avvio delle procedure di licenziamento di 769 licenziamenti. Nel piano prospettato dalla direzione aziendale è prevista anche la dismissione di 106 negozi della rete vendita diretta, di cui 82 Express e 24 Market, con il trasferimento a terzi imprenditori della rete in franchising.

Una doccia fredda arrivata ieri nel giorno in cui Confesercenti ha lanciato l'allarme sulla ripresa dei consumi, che secondo l'associazione "in Italia sarà più lenta di quella del Pil e a fine 2022 potrebbe non raggiungere i livelli pre-pandemia".

Carrefour in Italia vanta un giro d'affari di 4,6 miliardi di euro, e ha fatto sapere che il piano di esodi incentivati presentato ai sindacati "sarà gestito su base esclusivamente volontaria tramite l'attivazione di una procedura formale come previsto dalla legge".  Carrefour ha assicurato tutto "l'impegno, nell'ambito del confronto con i sindacati e con le istituzioni preposte, ad assicurare ad ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile, favorendo il ricollocamento interno e percorsi per l'imprenditorialità". Espressa anche la volontà "di restare e continuare ad investire in Italia, con l'obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura e sostenibile" .

Il sindacato Fisascat Cisl, dice il segretario generale aggiunto della federazione Vincenzo Dell'Orefice, "ritiene non percorribile la strada di un confronto finalizzato unicamente a consentire licenziamenti e cessioni di negozi a terzi". Il sindacalista sollecita Carrefour Italia "a integrare il proprio piano d'azione con delle parti relative alla prospettiva futura della rete a gestione diretta in Italia", con un "dettagliato piano di investimenti sulla rete commerciale fisica, che presenta, in moltissimi casi, difetti strutturali che rendono sempre meno fruibili i punti di vendita e che, sovente, finiscono per allontanare la clientela dal marchio". 

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