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Giovedì, 25 Aprile 2024
Le novità del 2022

Cartelle esattoriali, salgono a 180 i giorni per pagare

Tutte le novità e le scadenze del 2022 relative alle cartelle esattoriali

Buone notizie per i cittadini in debito con il Fisco: previsti fino a 180 giorni di tempo per pagare le cartelle esattoriali in arrivo da gennaio a marzo 2022. La legge di Bilancio 2022, infatti, ha esteso da 150 a 180 giorni il termine per il pagamento delle somme dovute all'Agenzia delle entrate/Riscossione, triplicando di fatto la scadenza inizialmente prevista nel 1973 di 60 giorni.

Proroga di 180 giorni per le cartelle esattoriali

L'attività di notifica delle cartelle esattoriali è ripartita ufficialmente il 1° settembre del 2021, dopo il lungo stop di 18 mesi varato dal governo per le complicazioni economiche dovute alla pandemia covid. Con la proroga dello stato di emergenza il governo ha deciso di concedere più tempo per tutte le cartelle esattoriali emesse fino al 31 marzo 2022, 180 giorni dalla notifica appunto, per andare incontro ai contribuenti in difficoltà economica causa covid. Grazie a questa proroga, infatti, in questo lasso di tempo non potranno essere disposte azioni esecutive o cautelari, come pignoramenti, fermi e ipoteche, e non decorreranno gli interessi di mora. Secondo quanto già disposto in precedenza la stessa proroga di 180 giorni (inizialmente 150 giorni), vale anche per il pagamento delle cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021. In assenza di ulteriori interventi da parte dell'esecutivo, la scadenza del pagamento delle cartelle esattoriali notificate a partire dal 1° aprile 2022 in poi tornerà ai consueti 60 giorni dalla notifica. 

Cartelle esattoriali: tutte le novità del 2022

Tra le altre novità del 2022 ci sono quelle relative alle domande di rateizzazione del debito, che non prevedono più le regole emergenziali stabilite in precedenza. In particolare, per le cartelle notificate a partire dal 1° gennaio 2022 torna a 60.000 da 100.000 la soglia di debito per la presentazione di documenti che attestino lo stato di difficoltà economica. Inoltre, scendono a 5 da 10 il numero delle rate che in assenza di pagamento fanno scattare la decadenza dalla dilazione.

Addio all'aggio

L'Agenzia delle entrate si sta mostrando più benevola nei confronti dei propri debitori a causa dell'emergenza covid. Proprio ieri ha comunicato che a partire da quest'anno non si pagherà più l'aggio di riscossione. Niente più oneri di riscossione, 3% o 6% delle somme iscritte a ruolo per pagamenti rispettivamente entro o oltre i sessanta giorni. Eliminata anche la quota pari all’1% delle somme iscritte a ruolo per le ipotesi di riscossione spontanea. A carico del debitore resteranno, invece, le spese relative alle procedure esecutive e cautelari e le spese di notifica della cartella di pagamento e degli eventuali ulteriori atti di riscossione.

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