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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La misura della discordia

Cashback nel mirino: cosa succederà nel 2021 e la strana intesa Meloni-Calenda

Oggi arriva in Senato la mozione di Fratelli d'Italia, sottoscritta anche da tutto il centrodestra, per sospendere il cashback e destinare la somma stanziata, 5 miliardi di euro, alle imprese in difficoltà. Ma la misura piace - e non poco - agli italiani (4milioni e passa di iscritti in questo momento) e il Movimento 5 stelle la difende

Cashback nel mirino. Oggi arriva in Senato la mozione di Fratelli d'Italia, sottoscritta anche da tutto il centrodestra, per sospendere il cashback e destinare la somma stanziata per questa misura, pari a circa 5 miliardi di euro, "per sostenere il tessuto produttivo e dare respiro alle categorie economiche maggiormente colpite dalle restrizioni e dalle chiusure del Governo". Lo annuncia oggi Giorgia Meloni, leader di Fdi, ma è da ieri che il suo partito è partito all'attacco contro una delle misure simbolo del precedente governo. Gli iscritti oggi come oggi sono 4 milioni e 300mila. Tanti, tantissimi.

Cashback nel mirino: che cosa succede oggi

"Le sciocchezze del cashback e della lotteria degli scontrini costano allo Stato 5 miliardi. Domani si vota la mozione di Fratelli d'Italia per chiedere che quelle risorse vadano ad artigiani e imprese colpite dalle chiusure. Vedremo chi sta dalla parte degli italiani" ha detto il senatore di Fratelli d'Italia, Giovanbattista Fazzolari. Giorgia Meloni trova - un po' a sorpresa - la sponda di Carlo Calenda: "Proposta condivisibile la sosterremo" dice il leader di Azione, che su twitter annuncia l'ok alla mozione presentata da Fratelli d'Italia al Senato e condivisa da tutto il centrodestra per chiedere al governo la sospensione del cashback. Tra i due un anno fa erano volati gli stracci. Il leader di Azione diceva a proposito di Giorgia Meloni che  "la vera arroganza è quella di pensare di poter guadagnare 15.000 euro al mese ma di non essere tenuta a fare proposte realizzabili, mentre ti riempi la bocca della parola popolo". Evidentemente sul cashback c'è sintonia, e a Calenda la proposta pare realizzabile.

"Ci chiediamo - è il ragionamento di Meloni - come può il cashback fronteggiare il disastro del calo di fatturato complessivo di circa 423 miliardi di euro nel 2020? Come può la lotteria degli scontrini fermare l'emorragia di quasi un milione di posti di lavoro persi nell'ultimo anno, come certificato dall'Istat? La risposta è semplice: non può. E non può nemmeno risolvere il problema dell'evasione fiscale, come del resto confermato dalla BCE lo scorso 14 dicembre 2020 all'allora ministro dell'Economia Gualtieri. In questo momento drammatico ogni risorsa disponibile deve essere utilizzata per garantire la continuità aziendale e salvare i posti di lavoro. Non è più tollerabile buttare via soldi in provvedimenti ideologici e che non servono a nulla".

"La lotta all'evasione fiscale è condivisa, le imprese si sono inserite in un quadro di compliance con il fisco e per oltre il 90% le loro dichiarazioni fiscali sono congrue e coerenti con i parametri stabiliti dall'Agenzia delle entrate. A questo proposito ribadiamo che a nostro parere i cashback e le lotterie sono inutili ed anzi agevolano solo chi già utilizzava gli strumenti di pagamento elettronico" rifletteva qualche tempo fa la Confesercenti durante un'audizione in Senato.

"I provvedimenti presi per contrastare gli effetti economici della pandemia, hanno introdotto un numero eccessivamente elevato di bonus, spesso di piccolo importo. Ne abbiamo sommati oltre una decina: un totale di quasi 2 miliardi a cui si aggiungono i quasi 5 previsti fino al 2022 per il cashback. Una dispersione di risorse che sarebbe stato preferibile evitare".

Cashback sospeso? La mozione non passerà in Senato

Difficile - per usare un eufemismo - che la mozione passi in Senato: ma è il segno dei malumori che aleggiano intorno al cashback. 

Il cashback è il piano per scoraggiare l'uso del contante, in chiave anti-evasione. Si è partiti a gennaio dopo una fase sperimentale nel periodo natalizio: prevede il rimborso del 10% della cifra spesa se si usano carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento. Al massimo si può rientrare di 300 euro all’anno, cioè fino a 150 euro a semestre con almeno 50 pagamenti effettuati in 6 mesi. Il rimborso massimo per singola transazione è di 15 euro.

Da più parti spingono per utilizzare le risorse stanziate per il cashback alle attività in crisi per l'emergenza sanitaria e le conseguenti chiusure. Di fatto potrebbero accadere due cose: o lo stop anticipato (ormai quasi impossibile) a tutto il programma cashback senza arrivare nemmeno alla fine del 2021 (chiusura a luglio così da recuperare tre miliardi), oppure - ed è più probabile - la chiusura immediata solo del super Cashback (un premio ogni sei mesi per i primi 100mila cittadini a fare più transazioni, i quali ottengono 1.500 euro). Non è però affatto detto che si interverrà modificando subito una misura gradita a milioni di italiani. Esiste la possibilità di una norma nel decreto Recovery, il super decreto di accompagnamento al Recovery plan.

Le critiche di alcuni esponenti di Forza Italia al cashback in passato non sono andate giù al M5s, secondo cui il cashback "è una misura innovativa che va difesa con fermezza, un incentivo intelligente che consente allo stesso tempo di contrastare l'evasione fiscale e di sostenere i consumi in una fase di grave crisi. Fermarlo a luglio o ridimensionarlo, come propongono alcuni esponenti del governo, sarebbe un grave errore e andrebbe a contraddire l'obiettivo della digitalizzazione che è al centro del Recovery Fund". Unica certezza: se ne parlerà ancora.

Si lavora infatti a una stretta contro i furbetti del cashback. Per salire in classifica e ottenere così un posto tra i centomila fortunati che a luglio intascheranno il cosiddetto super cashback da 1500 euro c'è chi fraziona i pagamenti a dismisura.

Super Cashback: che cosa può cambiare nel 2021

Il Super Cashback da 1.500 euro a semestre verrà accreditato insieme al Cashback del semestre gennaio-giugno 2021 entro la fine di agosto, direttamente all’IBAN indicato da chi partecipa. Da alcune settimane sulla App IO, nella sezione portafoglio, accanto al conteggio delle transazioni effettuate, c'è la propria posizione nella classifica del cashback. Quest’anno, infatti, il rimborso del 10% delle spese fatte con moneta elettronica, e che a dicembre ha terminato la sua fase sperimentale, si arricchisce di un premio ulteriore da 1.500 euro rivolto ai primi 100 mila utenti per numero di transazioni.

Quindi oltre al Cashback, a partire dal 1° gennaio 2021 i primi 100mila partecipanti che, nel singolo semestre di riferimento, abbiano totalizzato il maggior numero di transazioni con carte e app di pagamento registrati ai fini del Programma, ricevono un Super Cashback di euro 1500 (una bella somma). Senza che ci sia un importo minimo di spesa.

I commercianti però non ci stanno: infatti loro le commissioni le pagano, e PagoPa, la società in house di Palazzo Chigi che gestisce l’app Io, principale porta d’accesso al cashback, non dovrebbe avere troppi problemi a individuare chi ha compiuto nello stesso negozio pagamenti ravvicinati da pochi centesimi. I primi a raccontare di scene surreali sono stati i benzinai. A Treviso un gestore ha trovato il proprio registratore di cassa del distributore automatico senza carta e circa 150 scontrini fatti, tra le 8 e le 10 della sera precedente, per un importo di spesa di soli 50 euro in totale. Transazioni da 30, 50 e 70 centesimi.

Intanto passano i giorni e aumenta la soglia di transazioni al giorno da effettuare per restare tra i primi 100mila nella classifica "speciale". Il cashback ha preso piede.

Edit. Sul cashback "nei primi mesi dall'avvio del programma, sono emerse alcune criticità", anche per questo il Senato "impegna il Governo ad approfondire il monitoraggio del Programma Cashback, anche al fine di adottare eventuali provvedimenti correttivi, con una valutazione retrospettiva di costi e benefici in un quadro più generale di riforma e di modernizzazione in senso digitale del sistema dei pagamenti effettuati al di fuori dell'esercizio dell'attività di impresa, arte o professione". Lo si legge nella mozione di maggioranza al Senato sul cashback.

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