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Venerdì, 19 Aprile 2024
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I furbetti del cashback hanno i giorni contati? Cosa può cambiare (a breve)

Per ottenere un posto tra i centomila "fortunati" che a luglio intascheranno il cosiddetto super premio da 1500 euro c'è chi fraziona i pagamenti a dismisura. Due le ipotesi allo studio: o imporre subito una stretta sulle micro-operazioni oppure mettere in stand-by la classifica fino alla fine dell'anno. Confesercenti: "Una dispersione di risorse che sarebbe stato preferibile evitare". Entro il 1 marzo intanto i primi rimborsi

Cashback, che succede? I furbetti del superbonus, che fanno operazioni a raffica per scalare la classifica "speciale", potrebbero avere qualche problema. C'è chi per avere il rimborso di una piccola parte della spesa dei propri acquisti sta mettendo in atto azioni che agli esercenti non possono proprio andare giù. Si cambierà passo, in qualche modo. Resta da capire come, e quanto tempo servirà per perfezionare il meccanismo. E c'è chi non perde occasione per criticare aspramente la misura del cashback in sé. Ma procediamo con ordine. Il cashback riguarda più di 3 milioni di persone oggi come oggi (non poche).

Cashback, si cambia? Ipotesi stretta ai micro-pagamenti presso lo stesso esercente

Si lavora infatti a una stretta contro i furbetti del cashback. Per salire in classifica e ottenere così un posto tra i centomila fortunati che a luglio intascheranno il cosiddetto super cashback da 1500 euro c'è chi fraziona i pagamenti a dismisura.

Il Super Cashback da 1.500 euro a semestre verrà accreditato insieme al Cashback del semestre gennaio-giugno 2021 entro la fine di agosto, direttamente all’IBAN indicato da chi partecipa. Da alcune settimane sulla App IO, nella sezione portafoglio, accanto al conteggio delle transazioni effettuate, c'è la propria posizione nella classifica del cashback. Quest’anno, infatti, il rimborso del 10% delle spese fatte con moneta elettronica, e che a dicembre ha terminato la sua fase sperimentale, si arricchisce di un premio ulteriore da 1.500 euro rivolto ai primi 100 mila utenti per numero di transazioni.

Quindi oltre al Cashback, a partire dal 1° gennaio 2021 i primi 100mila partecipanti che, nel singolo semestre di riferimento, abbiano totalizzato il maggior numero di transazioni con carte e app di pagamento registrati ai fini del Programma, ricevono un Super Cashback di euro 1500 (una bella somma). Senza che ci sia un importo minimo di spesa.

Cashback: che cosa può cambiare

I commercianti però non ci stanno: infatti loro le commissioni le pagano, e PagoPa, la società in house di Palazzo Chigi che gestisce l’app Io, principale porta d’accesso al cashback, non dovrebbe avere troppi problemi a individuare chi ha compiuto nello stesso negozio pagamenti ravvicinati da pochi centesimi. I primi a raccontare di scene surreali sono stati i benzinai. A Treviso un gestore ha trovato il proprio registratore di cassa del distributore automatico senza carta e circa 150 scontrini fatti, tra le 8 e le 10 della sera precedente, per un importo di spesa di soli 50 euro in totale. Transazioni da 30, 50 e 70 centesimi.

Passano i giorni e aumenta la soglia di transazioni al giorno da effettuare per restare tra i primi 100mila nella classifica "speciale". Sono quindi due le ipotesi a questo punto: o limitare a un numero massimo il numero di pagamenti digitali che possono essere fatti in un singolo punto vendita oppure mettere in stand-by il premio del super cashback fino a dicembre (solo per i mesi necessari ai tecnici di PagoPa di predisporre un algoritmo che consenta di individuare le micro transizioni più sospette).

Ma attenzione: la prassi di frazionare i pagamenti (per quanto sgradita ai commercianti) è in linea con il regolamento nella versione attuale (in quella precedente, poi modificata, non era consentita). Tutto regolare quindi.

Cashback: entro la prossima settimana i primi rimborsi

Entro il 1 marzo intanto coloro che dall’8 al 31 dicembre 2020 (“Extra Cashback di Natale”) hanno effettuato almeno 10 transazioni con carte e app di pagamento presso negozi, bar, ristoranti, supermercati e grande distribuzione o per artigiani e professionisti riceveranno sul proprio conto (senza dover fare ulteriori richieste) il rimborso di Stato del 10% sulle spese effettuate (entro una soglia di 150 euro). Non spiccioli per le casse dello Stato. Si tratta nel complesso di oltre 222 milioni di rimborsi, per un importo medio di circa 69 euro a testa.

Quelli che dicono no al cashback

"La lotta all'evasione fiscale è condivisa, le imprese si sono inserite in un quadro di compliance con il fisco e per oltre il 90% le loro dichiarazioni fiscali sono congrue e coerenti con i parametri stabiliti dall'Agenzia delle entrate. A questo proposito ribadiamo che a nostro parere i cashback e le lotterie sono inutili ed anzi agevolano solo chi già utilizzava gli strumenti di pagamento elettronico" riflette la Confesercenti durante un'audizione in Senato.

"I provvedimenti presi per contrastare gli effetti economici della pandemia, hanno introdotto un numero eccessivamente elevato di bonus, spesso di piccolo importo. Ne abbiamo sommati oltre una decina: un totale di quasi 2 miliardi a cui si aggiungono i quasi 5 previsti fino al 2022 per il cashback. Una dispersione di risorse che sarebbe stato preferibile evitare". Anche tra le forze politiche il tema cashback tiene banco. C'è chi chiede di utilizzare le risorse stanziate per questa misura per sostenere i nuovi ristori per le attività economiche duramente colpite dalla crisi. Unica certezza: di cashback si continuerà a parlare anche nei prossimi giorni.

7 italiani su 10 promuovono il cashback

Sette italiani su 10 ritiene che il cashback di Stato abbia spinto verso ''un utilizzo più frequente dei messi di pagamento elettronici'' e pensano di ridurre l'uso del contante nei prossimi due anni, con la propensione più elevata tra gli over 60. E' quanto emerge dalle rilevazioni della Community cashless society di The european house - Ambrosetti. I principali risultati: il cashback ha effettivamente sostenuto la crescita dei pagamenti elettronici e dei consumi; il tasso di adesione ad oggi si è dimostrato sopra le aspettative; gli effetti più rilevanti del cashback sull'utilizzo dei mezzi di pagamento digitali si riscontrano tra i giovani e i residenti nel Mezzogiorno. Il 31 dicembre, si ricorda, è terminato il periodo sperimentale del programma del cashback di Stato, iniziato l'8 dicembre 2020. Il programma è stato poi riavviato l'1 gennaio 2021. Il tasso di adesione ad oggi si è dimostrato sopra le aspettative: 7,5 milioni di cittadini iscritti; 13,3 milioni di strumenti di pagamento elettronici registrati; oltre 137,4 milioni di transazioni elaborate. Per il programma extra cashback di Natale, si afferma, è previsto un rimborso complessivo di oltre 222 milioni di euro, per oltre 3,2 milioni di cittadini che hanno raggiunto la soglia minima di 10 transazioni.

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