rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Cassa integrazione, un problema da mezzo milione (di lavoratori)

Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, smentisce i numeri di Tridico: ''Trentamila sono quelli che non hanno visto neanche un euro''. Anche Conte 'bacchetta' il numero 1 dell'Istituto di Previdenza: ''Deve lavorare giorno e notte''

Quanti sono i lavoratori che stanno ancora aspettando la cassa integrazione? A snocciolare i numeri di questo ''intoppo'' è stato il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, Guglielmo Loy: ''Ci sono mezzo milione di lavoratori, in gran parte artigiani che non vedono un euro di cassa integrazione da maggio, o che ne hanno ricevuto soltanto una parte''. Cifre che smentiscono quelle date nei giorni scorsi dal presidente dell'Inps Tridico, che aveva parlato di 30mila persone in attesa. ''Trentamila - spiega Loy - sono quelli che non hanno visto neanche un euro''. Il grosso è invece rappresentato dai lavoratori che hanno ricevuto soltanto una 'fetta' del sussidio, invece, le domande con causale Covid ancora da lavorare sarebbero circa 226.792.

Di queste, sono 51.364 le pratiche di Cig ordinaria giacenti, 139.311 quelle per la cassa in deroga (estesa alle aziende con meno di 5 dipendenti), 36.117 quelle che fanno riferimento ai fondi d’integrazione salariale, un problema che riguarda soprattutto il settore dell'artigianato. I tempi di liquidazione si dimostrano ancora lunghi, con un'impennata relativa alle domande arrivate da giugno in poi. ''Le pratiche si sono accumulate - spiega Loy - perché a un certo punto i fondi si stavano esaurendo, tanto è vero che il governo ha più volte finanziato la cig con i vari decreti legge, ultimo il decreto Agosto, ora in Parlamento, che ha anche introdotto dei primi criteri selettivi, prevedendo un contributo del 18% della retribuzione per le aziende che mettono lavoratori in cassa integrazione pur non avendo subito cali di fatturato e del 9% se il calo è stato fino al 20%''.

Un argomento, quello della cassa integrazione, su cui anche il premier Conte è tornato a parlare, punzecchiando Tridico, recentemente finito nella bufera per l'aumento di stipendio: ''Deve lavorare anche la notte per assicurare la cassa integrazione ai cittadini che ancora l'aspettano''. Il presidente del Consiglio ne ha parlato a margine  dell'incontro con la presidente della Confederazione svizzera Simonetta Sommaruga: 'Il tema è che ci sono cittadini italiani che ancora aspettano la cassa integrazione. Su questo il presidente dell'Inps, tutti i lavoratori Inps e coloro che hanno un ruolo, io per primo, dobbiamo lavorare giorno e notte. Questo è un problema per chi non ha mezzi di sostentamento. Non ha senso dire che milioni l'han preso ma c'è ancora un piccolo numero che non lo ha percepito, perché si tratta di famiglie".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cassa integrazione, un problema da mezzo milione (di lavoratori)

Today è in caricamento