Caterpillar fa muro: l'azienda conferma i licenziamenti e "boccia" tre offerte
Rimane in bilico il destino dei 186 operai dello stabilimento di Jesi: prossimo round al Mise lunedì 21 febbraio
Nessun passo indietro da parte del gruppo Caterpillar: l'azienda ha rifiutato la richiesta di sospensione della procedura di licenziamento collettivo per i 186 dipendenti del sito di Jesi, in provincia di Ancona. Il secco "no" di Caterpillar, a quanto si apprende dagli uffici della segreteria tecnica della vice ministra allo Sviluppo, Alessandra Todde, è stata formalizzata oggi nel corso del tavolo di confronto.
I tempi per una soluzione della vertenza sono ora strettissimi, considerato che il termine della procedura scadrà il 23 febbraio prossimo. È stato dunque fissato un nuovo round in plenaria al Mise per lunedì 21 febbraio lo stesso giorno in cui si terrà la seconda udienza del ricorso contro i licenziamenti al tribunale di Ancona.
Al tavolo di oggi intanto, sarebbero emerse tre proposte di acquisizione del sito giudicate "non ricevibili allo stato attuale dall'azienda, ma passibili di approfondimento". I vertici italiani della multinazionale americana incontreranno infatti i rappresentanti delle controparti alla presenza del Mise "per cercare un punto di incontro".