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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Bassa Piacentina

La centrale idroelettrica costretta ad andare a singhiozzo: non c'è acqua

Accade tra il Piacentino e il Cremonese: la siccità ha fermato l'impianto. Le ultime piogge hanno smosso qualcosa, ma la situazione resta critica

Le turbine della centrale idroelettrica di Isola Serafini (Piacenza) si accendono e si spengono. Qui dove scorre il Po, nel comune di Monticelli d'Ongina, tra le province di Piacenza e Cremona, c’è la centrale più grande d'Italia ad acqua fluente gestita da “Enel Green Power”. Lo scorso luglio la società, a causa della scarsità di acqua nel Grande Fiume si era vista costretta a fermare la produzione di energia elettrica. Le turbine, che complessivamente hanno una potenza efficiente di 82 megawatt tale da soddisfare il fabbisogno medio di 160mila famiglie, non potevano funzionare. Ora, lentamente, le grosse pale meccaniche stanno tornando operative, nonostante lo stato di siccità che sembra perdurare. «Con l’aumento delle portate del Fiume abbiamo ripreso con la produzione dell’energia» fa sapere “Enel Green Power” dall’ufficio stampa.

Il gestore della centrale idroelettrica in provincia di Piacenza nelle scorse settimane ha messo in atto «tutte le azioni concordate con gli stakeholder nazionali e locali, con l’obiettivo di proseguire il rilascio di acqua a valle degli invasi nelle regioni maggiormente colpite dalla prolungata mancanza di precipitazioni». L’obiettivo è stato ed è quello «di rendere disponibile la risorsa idrica per irrigare i terreni agricoli e per il fabbisogno di famiglie e imprese». Non solo: «Siamo in una fase di monitoraggio – fanno sapere dalla società – e la priorità ora non è quella di produrre, anche se la situazione delle portate di acqua è migliorata. Con l’Autorità di bacino del Fiume Po e con gli enti competenti ci siamo posti l’obiettivo di garantire l’ecosistema fluviale con un deflusso minimo vitale».

Come detto la centrale aveva fermato la produzione di energia elettrica a luglio e ora non si avrebbero date certe per una sua riattivazione a pieno regime: «Continuiamo a monitorare le portate e ci muoviamo in base alle indicazioni che ci vengono date e che concordiamo con gli enti di competenza – proseguono dall’ufficio stampa di “Enel Green Power” –. Quando sarà possibile e quando le portate lo consentiranno, torneremo ad una produzione continua. Ora a volte si produce, ma solo con portate d’acqua maggiori, altrimenti non turbiniamo».

Intanto, «nonostante le piogge recentemente cadute sull’intero territorio della pianura Padana, la siccità permane e in conseguenza il livello di severità idrologica del Fiume Po rimane ancorato al colore rosso che si traduce, più semplicemente, in uno scenario complessivo di severità ancora elevata». È quanto emerso dall’ultimo bollettino dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po, diffuso nei giorni scorsi. «Si alzano i livelli delle portate del Fiume con una conseguente drastica riduzione dell’intrusione del cuneo salino nel Delta, che passa dai 40 chilometri di luglio ai 18-20 attuali – si legge nel comunicato –, ma il contesto fa ancora conti onerosi con il deficit di risorsa idrica disponibile, cresciuto a dismisura nei mesi scorsi».

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