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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Come funzionano i Centri per l’impiego e chi può rivolgersi a loro

I Centri per l’impiego sono riservati a disoccupati con Naspi e a chi cerca il primo lavoro della sua vita. L’iscrizione si fa presentandosi di persona o tramite Did, dichiarazione di immediata disponibilità

Il lavoro è una merce in termini di mercato e dunque soggiace come tutte le merci alle leggi di mercato, anzitutto quella della domanda e dell’offerta. E proprio per favorire l’incrocio di domanda e offerta esistono i Centri per l’impiego, uffici pubblici gestiti a livello provinciale che si occupano di aiutare gratuitamente chi cerca un lavoro. I Centri per l’impiego sono riservati a disoccupati con Naspi e a chi cerca il primo lavoro della sua vita, Istituiti col d.lgs 469/97, hanno preso il posto dei vecchi uffici di collocamento, ma, diversamente da quelli non rilasciano il libretto di lavoro (documento che riportava la storia lavorativa, abolito nel 2002) e redige invece la scheda professionale di ciascun lavoratore di cui si occupa. Per conto delle aziende i centri per l’impiego fanno anche ricerche di personale.

Come iscriversi a un Centro per l'impiego

Può iscriversi a un Centro per l’impiego chiunque abbia 16 anni (15 se ha finito le scuole dell’obbligo) e non oltre 65, sia in stato di disoccupazione o inoccupazione e sia residente o domiciliato in una provincia italiana (i lavoratori stranieri possono iscriversi se in possesso del permesso di soggiorno). L’iscrizione non è obbligatoria, ma è determinante per ottenere lo stato di disoccupazione Naspi (se non lo si ha già), per avere la Dis coll e il nuovo assegno ASDI. L’iscrizione si fa presentandosi di persona o tramite Did, dichiarazione di immediata disponibilità. Nel primo caso ci si registra alla banca dati del centro cui ci si presenta, nel secondo caso si ottiene lo stato di disoccupazione e ci si deve presentarsi periodicamente al Centro, su appuntamento, per rinnovarlo. Per l’iscrizione servono un documento di riconoscimento valido, il codice fiscale, le certificazioni dei titoli di studio e professionali conseguiti (se ne può fare l’autocertificazione direttamente al centro), nonché un curriculum aggiornato (quando si viene inseriti nella banca dati, è molto probabile che si venga richiesti di caricare il cv online ). Alcuni centri consentono di fare l’iscrizione online.

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Chi si dichiara disoccupato deve sottoscrivere la Did e sottoscrivere anche il patto di servizio personalizzato col quale si impegna a svolgere corsi di formazione, tirocini, colloqui di lavoro. Per chi contestualmente presenta domanda di disoccupazione, la Did viene compilata al momento dell’invio della domanda, pertanto ci si si dovrà ripresentare al centro entro 15 giorni dall’invio della domanda stessa.

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Ci sono sanzioni per chi salta appuntamenti fissati dal centro o corsi di formazioni; tali sanzioni consistono in:

  • perdita di 8 giorni di prestazioni Naspi per una prima assenza ingiustificata ad un appuntamento prefissato;
  • perdita di una mensilità di prestazioni Naspi per una seconda assenza ingiustificata ad un appuntamento o per una prima assenza a corsi di formazione professionale; 
  • perdita di tutte le prestazioni Naspi e dello stato di disoccupazione in caso di terza assenza ingiustificata a un appuntamento o di una seconda assenza ingiustificata a un corso di formazione.

Chi rifiuta un’offerta di lavoro dal centro perde lo stato di disoccupazione a condizione che l’offerta fosse adeguata, e cioè, secondo quanto precisato dalla Circolare 224/2016 dell’Inps e a monte dal decreto legislativo 22/2015, una proposta che:

  • sia conforme al profilo del lavoratore (quello con cui co si è presentati al centro per l’Impiego);
  • preveda che il posto di lavoro sia raggiungibile con mezzi pubblici (in 80 minuti e comunque a non più di 50 km dall’abitazione del lavoratore);
  • preveda una retribuzione più alta del 20% rispetto all’indennità di disoccupazione percepita nell’ultimo mese;
  • sia formulata con un contratto a tempo determinato della durata di almeno 2 mesi.

Dal blog "Asso di denari" di Carlo Sala

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