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Martedì, 23 Aprile 2024
Super stipendi

"Beati tra i milioni", per i manager nessuna crisi: e gli stipendi crescono (ancora)

I compensi dei top manager crescono ancora, nonostante la crisi. Dal 2012 al 2013 più centomila euro di media. Vince Valerio Battista, numero uno di Prysmian, con più di sei milioni. "Solo" secondo Sergio Marchionne

ROMA - Crisi, questa sconosciuta. Non c'è recessione o flessione che tenga. Anche nei dodici mesi dello scorso anno molti dei capi di banche e grandi aziende hanno visto aumentare i loro stipendi. I fortunati - i primi nella classifica dei top cento fra i manager meglio retribuiti - guadagnano in media due milioni di euro ciascuno. Un dato che raffrontato al 2012 fa segnare un incoraggiante - per loro - più centomila euro. 

Il dato emerge dalla graduatoria elaborata da "L'Espresso" sulla base dei documenti resi pubblici dalle società quotate in Borsa, obbligate per legge a render noti i compensi di amministratori e direttori generali.

Il trend non è in verde per tutti. Nel gruppone dei primi cento in classifica sono, però, ben cinquantanove i manager che nel 2013 hanno fatto uno scatto in avanti in busta paga. Trentaquattro hanno, invece, dovuto rassegnarsi a una retribuzione inferiore. Per i restanti sette non è cambiato nulla.

In classifica trovano spazio, come immaginabile, belli, ricchi e famosi. Ma la maglia rosa va a un insospettabile, un manager poco "mondano". A guidare la classifica degli stipendi è, infatti, Valerio Battista, il numero uno di Prysmian, la grande azienda che produce cavi per telecomunicazione. Con un premio da cinque milioni, che si è aggiunto allo stipendio base di un milione e settecentomila, il buon Battista ha portato a casa più di sei milioni e mezzo e il premio come manager più pagato. Medaglia d'argento per Sergio Marchionne, ad di Fiat, che sulla sua busta paga per il 2013 ha letto 5,91 milioni di euro. "Solo" terzo - avrà come consolarsi - Luca Cordero di Montezemolo con i suoi 5,53 milioni. 

Completano la graduatoria dei beati fra i milioni Marco Tronchetti Provera e Paolo Scaroni, l'ex amministratore delegato dell'Eni, che - proprio come i colleghi sul podio - viaggiano tra i quattro e i sei milioni di stipendio. Senza dubbio un bel viaggiare. 

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