rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

C'è un'Italia in cui la pubblica amministrazione "funziona": la classifica delle regioni

L'Italia ha la peggiore burocrazia d'Europa. Nell'eurozona solo la Grecia sta peggio di noi. Ma in alcune regioni del nord è alta la qualità dei servizi della pubblica amministrazione

Luci e ombre, e profonde divisioni tra una regione e l'altra, tra nord e sud. L'Italia ha la peggiore burocrazia d'Europa. Nell'eurozona solo la Grecia sta peggio di noi e questo la dice lunga sullo stato di difficoltà in cui versa la nostra Pubblica amministrazione. E' questo il risultato emerso dalla stesura dell'indice europeo sulla qualità dei servizi offerti dagli uffici pubblici dei 19 paesi che utilizzano la moneta unica. Un'elaborazione, riferita al 2017, che è stata realizzata dalla Cgia su dati della Commissione europea. E se la Finlandia, i Paesi Bassi e il Lussemburgo occupano i tre gradini del podio, Slovacchia, Italia e Grecia, invece, si collocano mestamente nelle parte più bassa della graduatoria. '

Pubblica amministrazione: ci sono (poche) eccellenze

Ovviamente ci sono anche nel nostro paese tante realtà che funzionano, e funzionano molto bene. 'Sarebbe comunque sbagliato generalizzare, non tutta la nostra amministrazione pubblica è di bassa qualità. La sanità al Nord, molti settori delle forze dell'ordine, diversi centri di ricerca e istituti universitari -afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo- assicurano delle performance che non temono confronti con il resto d'Europa. Ciò nonostante, il livello medio complessivo è preoccupante. L'incomunicabilità, la mancanza di trasparenza, l'incertezza giuridica e gli adempimenti troppo onerosi hanno generato -prosegue Zabeo- una profonda incrinatura, soprattutto nei rapporti tra le imprese e i pubblici uffici, cha ha provocato l'allontanamento di molti operatori stranieri che, purtroppo, non vogliono più investire in Italia anche per l'eccessiva ridondanza del nostro sistema burocratico''. E ad avvalorare la posizione di coloro che sostengono che per il sistema paese è imprescindibile avere una macchina statale che funziona bene, sono particolarmente interessanti, dice la Cgia, anche i dati elaborati dall'Ocse. Secondo questa organizzazione internazionale, infatti, la produttività media del lavoro delle imprese italiane è più elevata nelle zone con una più efficiente amministrazione pubblica.

cgia 2-2-2

Cgia: "La burocrazia italiana è una patologia"

'Purtroppo, i tempi e i costi della burocrazia -afferma il segretario della Cgia Renato Mason- sono diventati una patologia che caratterizza negativamente una larga parte del nostro paese. In particolar modo le imprese italiane, essendo prevalentemente di piccolissima dimensione, hanno bisogno di un servizio pubblico efficiente ed economicamente vantaggioso, in cui le decisioni vengano prese senza ritardi e il destinatario sia in grado di valutare con certezza la durata delle procedure''. Altrettanto preoccupanti, prosegue la Cgia, sono i risultati che emergono dalla periodica indagine campionaria condotta da Eurobarometro (Commissione europea) sulla complessità delle procedure amministrative che incontrano gli imprenditori dei 28 paesi dell'Unione. L'Italia si trova al 4° posto di questa graduatoria, con l'84 per cento degli intervistati che dichiara che la cattiva burocrazia è un grosso problema. Solo la Grecia, la Romania e la Francia presentano una situazione peggiore della nostra, mentre il dato medio dell'Unione europea si attesta al 60 per cento.

Burocrazia 'ladra' di tempo: ogni anno ruba 100 giorni alle imprese

Classifica Regioni su qualità dei servizi della Pubblica amministrazione.

Benissimo il Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto, male la Calabria, che chiude la classifica delle Regioni italiane sulla qualità dei servizi della Pubblica amministrazione. E' quanto emerge dalla elaborazione a livello regionale effettuata dalla Cgia di Mestre sui dati della Commissione europea. Rispetto ai 192 territori interessati dall'analisi realizzata nel 2017, le principali regioni del Centro-Sud d'Italia compaiono per 8 volte nel rank dei peggiori 20, con la Calabria che si classifica addirittura al 190° posto. Come per il confronto a livello nazionale, spiega la Cgia, il risultato finale è un indicatore che varia tra 100, ottenuto dalla regione finlandese Åland (1° posto), e zero che ha ''consegnato'' la maglia nera alla regione bulgara dello Severozapaden.

Nonostante sia relegato al 118° posto a livello europeo, il Trentino Alto Adige (indice pari a 41,4) è la realtà territoriale più virtuosa d'Italia, seguono, a pari merito, altre due regioni del Nordest: l'Emilia Romagna e il Veneto (indice pari a 39,4) che si collocano rispettivamente al 127° e al 128° posto della classifica generale. Subito sotto troviamo la Lombardia (38,9) che è al 131° posto e il Friuli Venezia Giulia (38,7) che si attesta al 133° gradino della classifica stilata dalla Commissione Europea. Male in particolar modo le regioni del Mezzogiorno dove si registrano le performance più preoccupanti. Se la Campania (indice pari a 8,4) è al 186° posto, l'Abruzzo (6,2) è al 189° e la Calabria, il territorio in cui la Pa funziona peggio tra tutte le nostre 20 realtà regionali, è addirittura al 190° gradino della graduatoria generale, con un indice di soli 1,8 punti.

cgia-3

Buro-pazzia: c'è un muro di 71 'carte' per aprire un bar

In Evidenza

Potrebbe interessarti

C'è un'Italia in cui la pubblica amministrazione "funziona": la classifica delle regioni

Today è in caricamento