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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'uscita anticipata

Come andare in pensione 5 o 10 anni prima

Quota 100 in scadenza a dicembre apre diverse ipotesi dal 1° gennaio 2022. Lo stallo sulla riforma delle pensioni preoccupa i sindacati, mentre il governo sta studiando una misura alternativa. Ma c'è già una possibilità concreta per l'uscita anticipata dal mondo del lavoro, a 57 o 62 anni

Quota 100 è ai titoli di coda. Mancano poco meno di quattro mesi alla scadenza del triennio sperimentale del sistema pensionistico introdotto dal primo governo Conte che ha consentito l'uscita anticipata dal mondo del lavoro per tutti coloro che vantano almeno 38 anni di contributi con un'età anagrafica minima di 62 anni. Il tutto senza penalizzazioni sull'assegno, se non quella dovuta al minore montante contributivo (il capitale che il lavoratore ha accumulato nel corso degli anni lavorativi). Cosa accadrà dal 1° gennaio 2022? Non è nota la strategia del governo Draghi sul tema pensioni. E questo stallo preoccupa i sindacati.

È probabile che dopo il 31 dicembre 2021 quota 100 venga sostituita da una formula ponte temporanea che consenta l'uscita anticipata con un requisito intermedio, in attesa di una riforma delle pensioni strutturale nel 2022. Si parla di "quota 102": si tratta di una formula simile alla quota 100 (in questo caso 64 anni di età + 38 anni di contributi), a cui si aggiungerebbero gli adeguamenti alla speranza di vita. Ma è presto per tracciare scenari precisi e concreti. Il ministro dell'Economia Daniele Franco ha parlato di "un forte cambiamento nei requisiti di pensionamento" in arrivo, ma non è ancora chiaro in che modo l'attuale sistema pensionistico verrà superato. "Sono fiducioso che l'esecutivo troverà una soluzione equilibrata nella prossima legge di bilancio", ha aggiunto il ministro, specificando che al governo sono "consapevoli che alcuni settori economici affrontano difficoltà" da tenere in considerazione.

Andare in pensione 5 o 10 anni prima, a 57 o 62 anni

Quel che è certo è che esiste già oggi una possibilità concreta per l'uscita anticipata dal mondo del lavoro. Andare in pensione in anticipo è possibile, anche fino a 5 o 10 anni prima della data di pensionamento prevista. Lo "strumento" da utilizzare si chiama "Rita", acronimo di rendita integrativa temporanea anticipata. Un lavoratore può assicurarsela a 57 anni, se è a dieci anni dal pensionamento, o a 62 anni, se ne mancano cinque. Vediamo di cosa si tratta nello specifico, quali sono i requisiti necessari per ottenere la Rita e chi può utilizzarla.

La Rita è stata introdotta in via sperimentale dalla legge di Bilancio 2017 e poi resa strutturale dalla legge di Bilancio 2018. Consente in determinati casi di andare prima in pensione ottenendo l'anticipo di una rendita sulla futura pensione integrativa. L'erogazione dell'anticipo di una parte o del totale del capitale che negli anni si è accumulato presso un cosiddetto fondo pensione (fondi negoziali, fondi aperti), oppure attraverso forme pensionistiche complementari (come il "Pip", Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo), avviene in maniera frazionata (mensile, bimestrale o al massimo trimestrale) e accompagnerà il lavoratore fino al raggiungimento dell'età anagrafica per la pensione vera e propria.

Come fare? Per ottenere la pensione anticipata a 62 anni di età con venti anni di contributi e quando mancano cinque anni alla pensione di vecchiaia, basterà compilare il modulo della domanda reperibile presso ciascun fondo. L'importo che si riceverà in anticipo è proporzionale a quanto versato nel fondo integrativo (nel frattempo, però, crescono i contributi per raggiungere il pensionamento ordinario). Ne ha diritto:

  • chi ha cessato l'attività lavorativa;
  • ha versato almeno venti anni di contributi;
  • è iscritto da almeno cinque anni alle forme pensionistiche complementari;
  • ha davanti ancora solo cinque anni prima di raggiungere l'età anagrafica necessaria per ottenere la pensione di vecchiaia (67 anni per il 2021).

La legge di Bilancio del 2018 ha stabilito che possono usufruire della Rendita integrativa temporanea anticipata e andare in pensione a 57 anni i lavoratori al momento disoccupati o inoccupati che si trovano a dieci anni dal pensionamento, purché iscritti ad una delle forme pensionistiche complementari in regime di contribuzione definita. Ci sono requisiti precisi da rispettare anche in questo caso:

  • aver cessato l'attività lavorativa;
  • trovarsi in stato di disoccupazione da più di 24 mesi;
  • raggiungere l'età anagrafica per la pensione entro i dieci anni successivi al compimento del termine di inoccupazione;
  • partecipare da almeno cinque anni alle forme pensionistiche complementari.

Per attestare il possesso dei requisiti e ottenere la Rita non è necessario presentare alcuna attestazione Inps all'atto della domanda. È sufficiente un'autocertificazione con l'impegno scritto di produrre, in caso di richiesta, una documentazione adeguata.

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