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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

"Così lo Stato usa le tue tasse": nuovo servizio, il Fisco diventa trasparente

Da metà aprile sarà possibile scoprire come le proprie imposte contribuiscano al corretto funzionamento di sanità pubblica, previdenza, istruzione, sicurezza. Ruffini: "Miglioriamo il senso di partecipazione dei cittadini, spesso considerati soltanto contribuenti"

Una bella novità, senz'altro positiva e "trasparente". Dalla metà di aprile, periodo in cui si compila la dichiarazione dei redditi, i cittadini potranno conoscere come sono state distribuite le imposte relative al 2016, accedendo al proprio cassetto fiscale o nella dichiarazione precompilata, in pratica attraverso l'accesso telematico alle proprie pagine fiscali che già molti di loro hanno. Lo annuncia l'Agenzie delle Entrate.

Fisco trasparente

"Nella speranza di fare cosa gradita, - si legge nella breve introduzione alla pagina  - Agenzia delle entrate desidera fornirti alcune informazioni con l'obiettivo di essere ancora meglio al servizio tuo e dell'intera comunità. Così, insomma, potremmo scoprire come lo Stato impiega i soldi che ci chiede, ovvero le nostre tasse. Dall'Irpef alle varie addizionali, dalla cedolare sugli affitti al contributo di solidarietà - vengono 'spacchettate' nelle diverse voci del bilancio della pubblica amministrazione: sanità pubblica, previdenza, istruzione, sicurezza, ordine pubblico, trasporti, cultura, protezione del territorio, ma anche la quota parte del debito pubblico o come si contribuisce al bilancio dell'Unione Europea, oltre ai servizi generali delle pubbliche amministrazioni".

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Interessati 30 milioni di italiani

Un modo, spiega il direttore dell'Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, per "migliorare il senso di partecipazione dei cittadini troppo spesso considerati soltanto contribuenti". I soggetti potenzialmente interessati sono circa 30 milioni. Ci sono i circa 20 milioni che compilano il modello 730 direttamente o tramite intermediari e altri 10 milioni che invece dichiarano attraverso il modello Redditi.

Come procedere

L'accesso a questa nuova 'pagina' segue lo schema che il fisco utilizza già per la dichiarazione precompilata. Servirà la password a tutela della riservatezza. Si potranno usare per questo sia lo Spid, il sistema pubblico di identita' digitale che consente di utilizzare le stesse credenziali per tutti i servizi on line delle amministrazioni pubbliche oppure, in alternativa, le password e il pin dei servizi dell'Agenzia delle Entrate, della carta nazionale dei servizi, dell'Inps o del portale NoiPa (quelle dei dipendenti pubblici). Ma si potrà anche chiedere di saperlo tramite un intermediario: un Caf o un professionista abilitato.

"Caro Mario Rossi" - Come detto, sarà quindi possibile scoprire come le proprie imposte contribuiscano al corretto funzionamento di sanità pubblica, previdenza, istruzione, sicurezza, ordine pubblico, trasporti, cultura, protezione del territorio. Ecco allora che un Mario Rossi che ha versato 10mila euro di imposta sui redditi del 2016, saprà che 2.125 euro sono stati destinati alla voce previdenza e assistenza, 1.934 euro sono andati alla sanità, 1.090 euro all'istruzione, 882 euro a difesa, ordine pubblico e sicurezza, 832 ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione e così via.

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