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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Conad-Auchan, altra fumata nera al Mise: sciopero confermato

Le sigle sindacali confermano la protesta per il 23 dicembre dopo l'incontro al ministero: “L'azienda non è stata in grado di declinare in maniera chiara il piano richiesto dai sindacati”

Dal tavolo Mise arriva un'altra fumata nera sulla maxi operazione di acquisizione avviata dal consorzio di dettaglianti Conad nei confronti di Auchan: il confronto tra sindacati e Margherita Distribuzione non ha registrano "avanzamenti significativi" sulla complessa vertenza dei 13.291 lavoratori ex Gruppo Auchan. La direzione aziendale infatti, riportano i sindacati al termine del nuovo round di oggi, non è stata in grado di declinare in "maniera chiara" la portata dell'impegno richiesto da Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs al sistema Conad per affrontare l'esubero occupazionale derivante dalla progressiva dismissione della rete commerciale ex Auchan. Da parte dell'azienda dunque solo una "vaghezza" di indicazioni esplicitate da Margherita Distribuzione SpA.

Conad-Auchan, sciopero confermato il 23 dicembre

Resta confermata dunque la mobilitazione indetta dai sindacati con il pacchetto di 16 ore di sciopero, di cui 8 ore indette a livello nazionale il 23 dicembre con presidi e sit-in organizzati nei contesti territoriali nei quali la presenza Conad è significativa, ed altre 8 ore di astensione dal lavoro da stabilirsi al livello territoriale. I sindacati dal canto loro hanno invece ribadito le richieste necessarie per poter chiudere il tavolo di trattativa: il formale e sostanziale impegno della rete Conad a farsi carico della ricollocazione dei profili professionali fungibili con la propria struttura organizzativa nei casi di riduzione delle superfici di vendita; la perimetrazione dei grandi format; e l'impegno delle 6 cooperative del sistema Conad ad offrire delle opportunità occupazionali ai lavoratori.

Auchan-Conad, è scontro: dagli esuberi alla logistica, quali sono i nodi chiave

"Non è casuale che il tentativo perseguito da parte degli interlocutori aziendali è stato finalizzato a porre al centro del confronto con i sindacati la sola questione degli esuberi e non i contenuti del piano di rilancio dei punti vendita", commenta il segretario nazionale Fisascat Cisl, Vincenzo Dell'Orefice che annota come in sostanza la società abbia chiesto ai sindacati "di sottoscrivere una cambiale in bianco indicando al livello nazionale la quantificazione degli esuberi e la loro gestione per cedere in condizioni ottimali ai singoli esercenti appartenenti al sistema Conad dei punti vendita già conformati ad un modello organizzato che peraltro non è stato mai dettagliato alle organizzazioni sindacali".

Conad-Auchan, le critiche dei sindati

Un tentativo questo respinto dai sindacati che avrebbe di fatto trasformato Margherita Distribuzione in una bad company nella quale sarebbero rimasti soltanto lavoratrici e lavoratori in esubero. "Non si può ripristinare la gestione profittevole a danno dei lavoratori rendendo collettivo il solo esubero, con il conseguente ricorso a forme di integrazione al reddito per lavoratrici e lavoratori che un posto di lavoro ce l'hanno e lo vorrebbero e lo potrebbero mantenere, conclude Dell'Orefice.

Critiche arrivano anche da Di Labio segretario Nazionale della Filcams Cgil. ''È indispensabile chiarire, quanto prima: quale sarà l'impegno di Conad per offrire alternative occupazionali ai lavoratori attualmente occupati'', dice. ''Sia i rappresentanti di Ancd che di Margherita continuano a non dare risposte, mentre il Ministero per lo sviluppo economico ha invece sottolineato quanto auspichi che per la gestione degli esuberi vengano privilegiati gli strumenti di ammortizzazione sociale a carattere collettivo'', da condividere con i sindaci e i rappresentanti delle Regioni presenti, Veneto, Campania, Puglia, Piemonte, Abruzzo, Lazio e Lombardia.

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