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Venerdì, 31 Marzo 2023
Economia

Concorsi pubblici, c'è una buona notizia per 140mila italiani

In ansia migliaia di idonei ai concorsi pubblici, vincitori, il cui nome compare nelle graduatorie in scadenza il 31 dicembre: "Slitta la validità". Si attende l'ufficialità. La questione è annosa: chi vince un concorso ha il diritto ad essere assunto, ma è un percorso a ostacoli

Sono in ansia migliaia e migliaia di idonei ai concorsi pubblici, vincitori, il cui nome compare nelle graduatorie che sono in scadenza tra pochi giorni, il 31 dicembre 2018. La questione è annosa: ogni dicembre, al momento della manovra, ci si barcamena per trovare una soluzione che faccia uscire dal "limbo" circa 140mila persone. La buona notizia per loro potrebbe essere contenuta in un emendamento del governo che potrebbe essere inserito nella Manovra durante l'esame al senato oppure in un altro provvedimento che entrerà in vigore entro il 31 dicembre. Voci, indiscrezioni: ma tutto indica che si sta andando in quella direzione.

A sentire cosa racconta a ItaliaOggi il sottosegretario alla Funzione pubblica e deputato al secondo mandato del Movimento 5 stelle, Mattia Fantinati,  dovrebbe slittare di un anno la validità delle graduatorie. L'obiettivo è chiaro (ma non sarà agevole raggiungerlo, sia chiaro): immettere nei ruoli statali solo dipendenti che hanno fatto il concorso di recente e "che quindi possono mettere immediatamente a beneficio della p.a. il proprio patrimonio di competenze". C'è qualche differenza rispetto alle proroghe passate? Tutti i governi recenti hanno mantenuto in vita le graduatorie per svecchiare la pubblica amministrazione. 

Vincitori idonei: che cosa potrebbe cambiare

"La proroga ci sarà ma avrà una ratio diversa rispetto al passato - spiega Fantinati - perché mantenere in vigore le graduatorie sarà funzionale al Piano di assunzioni con cui vogliamo cambiare la pubblica amministrazione ingessata dopo anni di blocco del turnover. Per questo ci stiamo orientando su una proroga di un anno e solo delle graduatorie più recenti (dal 2014). Una proroga non fine a se stessa, ma legata ai fabbisogni, in modo che gli idonei e i vincitori di concorso possano essere realmente utili al rinnovamento della pubblica amministrazione". A oggi invece sono vigenti fino al 31 dicembre 2018 tutte le graduatorie per concorsi pubblici approvate dopo il 30 settembre 2003. Al momento i dettagli della proroga non sono ancora definiti, prossimi giorni decisivi.

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L'appello dei comitati

In Italia i vincitori idonei sono talmente tanti che ci sono varie associazioni che li riuniscono: Comitato nazionale XXVII Ottobre, Movimento unico nazionale vincitori idonei e concorsisti ‘Munvic’, Comitato Ventidue procedure della giustizia di Roma Capitale e altri 14 movimenti nazionali e territoriali hanno firmato qualche tempo fa una nota ricordando l’importanza che rivestono le graduatorie per il rilancio della macchina pubblica. "Basti pensare a quante amministrazioni sono ricorse al loro utilizzo - scrivono - anche tramite apposite convenzioni con altri enti, per sopperire alla gravissima carenza di personale generata dal blocco del turnover, accompagnato da tagli lineari della spesa e delle dotazioni organiche, che hanno portato a un lento declino dei servizi resi al cittadino”. I vincitori idonei chiedono semplicemente di poter avere un’altra opportunità di veder riconosciuto il loro merito. Come dargli torto?

Secondo la Corte di Cassazione chi vince un concorso pubblico ha il diritto ad essere assunto. Un percorso a ostacoli. C'è un vero e proprio patrimonio di risorse già selezionate: trovare il  giusto mix di nuove assunzioni tra graduatorie di vincitori e idonei, precari e nuovi concorsi non è facile. In 140mila attendono risposte, non via social ma nero su bianco.

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