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Martedì, 23 Aprile 2024
Le novità

Concorsi pubblici: come cambiano le regole dal 1° luglio

Si può partecipare alla selezione per un posto di lavoro negli uffici pubblici, a tempo determinato o indeterminato, solo attraverso la registrazione al portale inPA. L'esame di ogni candidato dovrà valutare anche la conoscenza di almeno una lingua straniera. Ed è potenziato il valore delle caratteristiche comportamentali e attitudinali

Le regole per i concorsi pubblici cambiano dal 1° luglio 2022, nell'ottica di accelerare l'attuazione delle riforme per la pubblica amministrazione previste dal Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza che è necessario rispettare per usufruire dei finanziamenti europei per contrastare la crisi economica causata dalla pandemia. Le nuove norme sono state approvate lo scorso 13 aprile, con il decreto per l'attuazione del Pnrr. L'obiettivo del governo, ha spiegato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, "è riportare il numero di dipendenti pubblici, tra cinque anni, a quota 4 milioni, contro i 3,2 milioni attuali, e abbassare di 5-6 anni l'età media, ora sopra i 50 anni". La riforma del pubblico impiego, ha aggiunto Brunetta, sta percorrendo "l'ultimo miglio a passo spedito". Vediamo quali sono le novità previste, nel dettaglio.

Le nuove regole per i concorsi pubblici

Dal prossimo 1° luglio si potrà partecipare ai concorsi per i lavori nella pubblica amministrazione, sia per le assunzioni a tempo determinato che per quelle a tempo indeterminato, soltanto attraverso la registrazione al portale inPA.gov.it, che il ministro Brunetta ha definito "il LinkedIn della pubblica amministrazione". L'obbligo di iscrizione al portale, per ora previsto solo per le amministrazioni centrali, in un secondo momento verrà esteso anche per i lavori presso le regioni e gli altri enti locali. Le modalità, previa intesa in conferenza unificata, verranno rese note con un apposito decreto del ministro per la Pubblica amministrazione.

La riforma punta anche alla semplificazione procedurale dei concorsi, con l'utilizzo del portale inPA anche per individuare le commissioni d'esame, il conferimento degli incarichi nell'ambito dell'attuazione del Pnrr e la nomina dei componenti degli organismi indipendenti di valutazione (Oiv). Diventa obbligatorio per tutti i candidati sostenere sia una prova scritta che una prova orale, durante le quali andrà verificata la conoscenza di almeno una lingua straniera. I bandi per specifiche posizioni, inoltre, potranno prevedere misure a tutela della parità di genere. E viene potenziato il valore dell'assessment, una delle metodologie di selezione del personale maggiormente utilizzata nei colloqui di lavoro: il candidato sarà valutato non solo sulla base delle competenze tecniche, ma anche in base alle attitudini e alle caratteristiche caratteriali.

Non solo, perché un'altra novità riguarda l'utilizzo dei social media. Il decreto per l'attuazione del Pnrr prevede infatti la stesura di un codice per il "corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media", anche per "tutelare l'immagine della pubblica amministrazione". Nel presentare le novità, il ministro Brunetta ha anche parlato di una nuova spinta su "formazione e mobilità dei dipendenti". Per quanto riguarda la formazione, Brunetta ha detto che si prevede il rafforzamento di Formez PA (Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l'ammodernamento delle pubbliche amministrazioni) e della scuola nazionale dell'amministrazione. Sul fronte della mobilità interna agli uffici pubblici, infine, si punta alla creazione di un sistema di pubblicità per gli avvisi riguardanti i posti di lavoro disponibili da inserire sempre sul portale inPA, a cui i dipendenti pubblici dovranno inoltrare domanda nel caso in cui siano interessati.

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