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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

"Noi depennati dalle liste del concorso": 455 aspiranti poliziotti si trovano in un limbo

Per l'assunzione di nuovo personale tra le forze dell'ordine si è attinto a una graduatoria del passato, ma nel frattempo i requisiti sono cambiati. Così più di 450 aspiranti Allievi, risultati nel 2017 "idonei ma non vincitori", sono stati estromessi dalle liste. La lettera a Today: "Contro di noi una gravissima ingiustizia"

Le regole cambiano in corsa e così più di 450 aspiranti poliziotti si ritrovano in un limbo: vengono dichiarati idonei, ma con riserva. Il risultato è che ad oggi nessuno di loro sa se e quando riuscirà davvero ad entrare in polizia. Il concorso a cui hanno partecipato era stato bandito il 26 maggio 2017 e puntava a reclutare 1148 Allievi Agenti della Polizia di Stato.

Nello specifico il bando prevedeva come requisiti di partecipazione limite di età 30 anni non compiuti e titolo di studio richiesto diploma di scuola secondaria di primo grado. Grazie a risorse aggiuntive, successivamente si è arrivati ad un’ulteriore selezione di 559 allievi agenti, attingendo allo stesso elenco di concorrenti giudicati, di cui 459 aspiranti sono stati dichiarati idonei, benché non vincitori. 

Nel frattempo però - per effetto della legge sul riordino delle carriere - i requisiti per entrare in polizia cambiano: c’è bisogno almeno di un diploma di scuola superiore e il limite di età diventa di 26 anni. E arriviamo al 2019. Con l’ultima legge di bilancio sono state stanziate nuove risorse per reclutare altri 1.851 agenti.

Un emendamento al d.l. semplificazione presentato dalla Lega ha tuttavia messo nero su bianco che la selezione dovesse avvenire "mediante scorrimento della graduatoria della prova scritta di esame" del precedente concorso, purché in possessi dei nuovi requisiti. In tal modo sono stati estromoessi dalla graduatoria tutti coloro che alla data del 1° gennaio 2019 avevano più di 26 anni e non erano in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Da qui il cortocircuito. Ben 455 aspiranti agenti sono stati depennati dalle liste, nonostante fossero risultati idonei al concorso del 2017 e avessero già superato una prova scritta e tre prove psico-attitudinali. Per i candidati si tratta di un’ingiustizia. 

"Ad oggi - scrivono gli aspiranti agenti in una lettera inviata a Today.it -, dopo aver presentato ricorso presso il Tar del Lazio, siamo stati ammessi in via cautelare a sostenere le prove per la verifica del possesso dei requisiti fisici, psichici e attitudinali, tenutesi nei mesi da maggio ad agosto 2019, e abbiamo conseguito l’idoneità mediante la quale verosimilmente saremmo dovuti essere stati avviati alla frequentazione del corso di formazione per allievi agenti iniziato il 29 agosto. Così non è stato purtroppo, e siamo quindi stati 'scavalcati' letteralmente da candidati con voti conseguiti nella prova scritta del concorso di gran lunga inferiori rispetto ai nostri che, essendo in possesso dei nuovi requisiti introdotti, sono stati ammessi al corso di formazione". 

Inoltre, denunciano gli aspiranti poliziotti, non sono stati tenuti in conto i "decreti emanati dal Tar del Lazio i quali hanno ammesso i ricorrenti alla frequentazione del corso di formazione". Sarà ora la magistratura a dover districare la matassa. Ad oggi i 455 esclusi si trovano in un limbo e ritengono quella commessa nei loro confronti una "gravissima ingiustizia" e un atto discriminatorio. 

"Tale condizione di 'idoneità con riserva' - scrivono - ci vede in una situazione di incertezza, poiché appunto idonei ma non sicuri di poter essere ammessi al corso di formazione per Allievi Agenti della Polizia di Stato e successivamente essere assunti con la qualifica di Agenti di Polizia di Stato". 

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