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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Coronavirus, quando arriva la cassa integrazione? Un ''esercito'' in attesa

L'Inps ha diffuso i dati sulle domande di integrazioni salariali presentate e non ancora erogate: quasi 135mila lavoratori aspettano ancora il primo pagamento

Da quando è iniziata l'emergenza coronavirus sono tantissimi i lavoratori e le loro famiglie che hanno dovuto fare i conti con l'interruzione delle attività: bonus e cig dovevano servire per arginare la situazione in attesa della ripresa, ma purtroppo, se il contributo per autonomi e partite Iva è arrivato (più o meno) a tutti, non si può dire lo stesso per la cassa integrazione. Sono moltissimi infatti i lavoratori che ancora non hanno visto l'ombra di un euro.

Coronavirus, un ''esercito'' di lavoratori in attesa della cig

Secondo i dati sulle domande di integrazioni salariali Covid-19 regolarmente presentate, l'Inps ha comunicato che, in data 17 giugno, sono 134.358 i dipendenti che non hanno ricevuto almeno un pagamento. Secondo i numeri dell'Istituto di Previdenza, per  la maggior parte di questi (108.590) si tratta di domande ricevute a giugno. Sono invece 25.768 i lavoratori che non hanno mai preso almeno un pagamento, sulle domande presentate entro il 31 maggio.

Inoltre sulla base di domande regolarmente presentate dopo il 31 di maggio, sono in attesa di essere pagati 356.939 lavoratori, che tuttavia hanno già ricevuto almeno un pagamento per i mesi precedenti. I pagamenti effettuati sono 5,327 milioni. Complessivamente i beneficiari delle diverse prestazioni Covid alla data dell'17 giugno erano 11 milioni per una spesa complessiva di 15 miliardi. E' quanto risulta dai dati di sintesi dell'Inps sui diversi tipi di bonus, congedi parentali, cassa integrazione, reddito di emergenza e reddito di ultima istanza. 

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Coronavirus, il ministro Gualtieri: ''Ritardi nelle cig inaccettabili''

Ospite nella trasmissione Otto e mezzo su La7, il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha parlato dei ritardi nei pagamenti delle cig: "Sono stati inaccettabili i ritardi sulla cassa integrazione in deroga, ''lo abbiamo detto e con il dl Rilancio abbiamo modificato regole. Il problema ormai è superato ma il ritardo è stato certamente molto negativo per tutti i lavoratori che aspettavano quei soldi. Le strutture purtroppo non hanno retto di fronte a così tante domande". 

''Dobbiamo gestire la transizione tra la fase di crisi maggiore, e quindi prolungheremo questi provvedimenti: sicuramente faremo più cassa covid e più blocco dei licenziamenti. Poi dovremo trovare dei meccanismi per evitare i licenziamenti ma naturalmente adeguarci a una situazione più normale.Come abbiamo spiegato -aggiunge- il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione covid non potranno durare in eterno. Questo è evidente perché in nessun paese ciò avviene e avverrà''.

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