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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Coronavirus, l'Ue lancia 'Sure': la cassa integrazione europea

Tra le proposte messe sul tavolo dall'Europa c'è un piano da 100 miliardi di euro per sostenere i lavoratori a orario ridotto durante la crisi. Conte: ''Il vento sta cambiando'' 

La Commissione europea sta pensando di introdurre uno strumento per aiutare gli Stati membri a preservare i posti di lavoro, messi a repentaglio dall'emergenza coronavirus. Un piano da 80-100 miliardi di euro per mettere in campo 'Sure' (parola che in inglese vuol dire 'sicuro', acronimo di State sUpported shoRt-timE work), un sistema in grado di finanziare strumenti come il Kurzarbeit tedesco o alla Cassa integrazione italiana, attraverso un sostegno pubblico ai lavoratori in modo da evitare il più possibile licenziamenti da parte delle imprese. 

Coronavirus, l'Ue pronta a lanciare Sure

A confermare questa intenzione è stata la stessa Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea, in un videomessaggio: ''Proporremo questo strumento per sostenere il lavoro a orario ridotto. Grazie a Sure più persone manterranno il loro posto di lavoro durante la crisi provocata dal coronavirus e ritorneranno al lavoro a tempo pieno quando finirà, quando la domanda tornerà a salire e gli ordini ritorneranno".

"Abbiamo imparato la lezione della crisi finanziaria – ha aggiunto la Von der Leyen -  quando gli Stati che avevano strumenti simili sono stati capaci di ripartire più rapidamente, dato che le aziende non avevano dovuto licenziare dipendenti, mantenendo quindi intatto il loro potenziale produttivo. E' cruciale far ripartire il motore dell'economia senza ritardo" quando la crisi sarà finita. Le aree di Milano e di Madrid - sottolinea - fanno parte della "spina dorsale dell'economia europea".

Sure, cos'è e come funziona

Come spiega EuropaToday, per mettere in campo Sure la Commissione Ue potrebbe chiedere di attivare l'articolo 122 comma 2 del Trattato, in base al quale uno Stato membro può ricevere un'assistenza finanziaria dall'Ue se "si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo". L'articolo 122 comma 2 del Trattato consentirebbe di usare le risorse del bilancio Ue - compresa la possibilità per la Commissione di emettere dei titoli - senza ricorrere a altre istituzioni o strumenti finanziari come il Mes o i coronabond. In questo modo l'Europa fornirebbe agli Stati dei prestiti per finanziare strumenti come la cig italiana. Nel caso di Paesi in cui la legislazione non prevede strumenti simili, queste risorse potrebbero andare a finanziare i sussidi per la disoccupazione. La proposta della Commissione dovrebbe essere presentata prima dell'Eurogruppo del 7 aprile, durante il quale i ministri delle Finanze della zona euro sono chiamati a discutere delle diverse opzioni sul tavolo per rispondere all'impatto economico della crisi del coronavirus.

Non è la prima volta che una proposta di questo tipo viene lanciata sui tavoli europei. A dirla tutta, la nuova Commissione europea aveva posto la creazione di un sistema comune di sostegno ai disoccupati tra gli obiettivi della nuova legislatura. Un obiettivo che la nuova crisi potrebbe accelerare. visto anche che, secondo quanto si apprende, tale proposta avrebbe ricevuto il consenso dei due partiti della grande coalizione in Germania, popolari e socialisti. 

Coronavirus e Sure, Conte: ''Il vento in Europa sta cambiando''

Anche il premier Conte, intervenuto ad 'Accordi e Disaccordi' su canale Nove, ha accolto positivamente il piano da circa 100 miliardi proposto da Ursula Von Der Leyen: ''Il vento in Europa sta cambiando. La presidente Von Der Leyen ha anticipato altre due misure che oggi vanno in approvazione alla Commissione. Gli Stati membri potranno attingere, fino a 100 miliardi, ai finanziamenti per sostenere lavoratori e imprese. Strumento finanziato dall'emissione di bond europei, senza richiedere alcuna condizionalità".

"Le misure di cui abbiamo parlato ieri con Von Der Leyen andranno integrate con provvedimenti corposi, contro l'emergenza sanitaria e per il sostegno al reddito. Dobbiamo ragionare in ottica europea, come ho spiegato a olandesi e tedeschi. Non togliamo un euro a nessuno".

"Diciamo solo che - osserva Conte - dovendo finanziarci tutti, avremo condizioni più vantaggiose in termini di tassi d'interesse, accesso ai finanziamenti, se costruiamo strumenti che esprimano una politica fiscale e monetaria europea".

Sullo strumento Sure è arrivato anche il tweet del commissario Paolo Gentiloni: "Oggi lanciamo Sure un fondo europeo a sostegno di strumenti tipo Cassa Integrazione per difendere il lavoro nei paesi più colpiti nel tempo difficile della crisi. Un primo passo. Importante. #Solidarietà".

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ne ha invece parlato in un post su Facebook: "Dalla Commissione una decisione storica. Parte il #Sure, una cassa integrazione europea, un fondo che fornisce risorse comuni di tutti gli stati membri per finanziare un assegno ai lavoratori colpiti dalla crisi del coronavirus. Questa è l'Europa che vogliamo. L'Europa della solidarietà e del lavoro. Ora avanti e massimo sostegno al Governo italiano per una politica economica e industriale comune".

Coronavirus e Sure, l'idea piace ai sindacati

La proposta di attivare uno strumento in grado di finanziare cig e simili nei Paesi europei è stata ben accolta anche dai sindacati. ''Incoraggiamo fortemente la Commissione a decidere rapidamente su uno strumento dell'Ue per prevenire la disoccupazione a causa della crisi del Covid-19, sostenendo accordi di indennizzo per il lavoro a breve termine e il reddito in tutti gli Stati membri - dice Luca Visentini, capo della Confederazione europea dei sindacati - Ci aspettiamo che il Consiglio garantisca finanziamenti sufficienti attraverso adeguati strumenti di debito comune". 

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