rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
ECONOMIA

Cosa c'è da sapere sul Salva Banche

Sta creando tante polemiche nel governo e l'opposizione afferma che abbia già fatto una vittima, un pensionato di 68 anni. Parliamo del "Salva banche", il decreto nell'occhio del ciclone

L'opposizione ha proposto la sfiducia per il ministro Boschi visto che un pensionato di 68 anni si è tolto la vita, dopo che ha visto andare in fumo tutti i suoi risparmi con il decreto Salva banche. Da quel giorno il provvedimento è nell'occhio del ciclone: proteste dei cittadini, accesi dibattiti nelle aule parlamentari e nelle commissioni, lunghi articoli di giornale. Ma di cosa di tratta esattamente?

LE BANCHE DA SALVARE - Il decreto è stato emesso dal governo per salvare quattro istituti di credito: Banca Popolare dell’Etruria, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti. Tutte già in liquidazione coatta amministrativa dal 22 novembre. 

AZZERARE LE PERDITE - Sono stati accumulati in questi anni di cattiva gestione nei vari istituti coinvolti diversi milioni di euro di perdite, assorbiti da azioni e obbligazioni, strumenti di investimento ad alto rischio. A pagare il salvataggio sono stati gli azionisti e chi aveva investito in tali obbligazioni. Il decreto del governo di fatto azzera il valore delle obbligazioni subordinate. 

Ma ci sono tre tipi di obbligazioni: garantite, non garantite e subordinate. La differenza sta nel fattore di rischio: se non ci sono i soldi per ripagarle vanno in fumo prima di tutto le subordinate che nel caso di buona riuscita danno maggiori guadagni. 

IL BILANCIO - Ogni banca coinvolta nel decreto è stata scomposta in "good bank" (chiamata anche "banca ponte") e "bad bank": da una parte tutti gli attivi e dall'altra tutte le perdite. Per mettere a posto i conti è stato costituito un fondo di risoluzione, che costituisce il 9% del capitale totale necessario. Questi soldi non sono però dello Stato: arrivano da altre banche nazionali per un totale di 3,6 miliardi di euro. 

I RISPARMIATORI - Lo scandalo politico e le conseguenti polemiche derivano dal fatto che il padre del ministro Boschi, Pierluigi, era vicepresidente dell'istituto di credito Banca Etruria, coinvolto nel decreto. Per Federconsumatori, i risparmiatori in possesso di obbligazioni subordinate di Banca Etruria sono tra i 30mila e i 50mila, per una media di 15mila euro a testa. Gli obbligazionisti "sono liberi di protestare - ha detto Antonio Patuelli, presidente dell'Abi - Se sentono di essere stati non rispettati da qualcuno nei loro diritti, ci sono le autorità giudiziarie competenti della Repubblica, le autorità di vigilanza competenti sul mondo bancario, e quindi ci sono giudici in grado di dare risposte".

LA REAZIONE DELL'EUROPA - Intanto dal primo luglio 2014 la Commissione europea tratta le iniziative del Salva banche come se fossero aiuti di Stato e quindi non li ritiene legittimi. Per il capo della vigilanza di Bankitalia Carmelo Barbagallo il mancato intervento con il Fondo interbancario di tutela dei depositi è stato stoppato per la "preclusione manifestata dagli uffici della Commissione Ue". 

Quindi il salvataggio "lacrime e sangue" è additabile a Bruxelles: "È il governo italiano a essere alla guida del processo di salvataggio e ha la responsabilità per questo" ha risposto il commmissario Ue Hill. Intanto in Italia si parla di un altro intervento legislativo (stavolta finanziato con fondi pubblici) che darà il via al rimborso parziale a coloro che erano in possesso di azioni subordinate: 100 milioni di euro che riuscirebbero a rimborsare però il 30% delle perdite effettive. 

Intanto le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra e codacons ha presentato un esposto alla procura della Repubblica "per il grave reato di istigazione al suicidio" dopo il triste fatto di cronaca che ha coinvolto Luigino D'Angelo, il pensionato di 68 anni che si è tolto la vita dopo aver visto andare in fumo 110 mila euro di risparmi col decreto Salva banche. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cosa c'è da sapere sul Salva Banche

Today è in caricamento