rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Un settore in ginocchio

Boom di cancellazioni a Capodanno: così il Covid infetta il turismo

Le associazioni chiedono nuovi ristori per il 2022, la proroga della cassa integrazione e moratorie fiscali

Il settore del turismo in Italia torna ad essere vittima del Covid. L'acuirsi dei contagi durante l'ultimo mese dell'anno ha già fatto saltare 5 milioni di prenotazioni su 25 milioni di viaggi programmati tra le vacanze di Natale, Capodanno e l'Epifania. A rivelarlo un'indagine di Confcommercio, realizzata in collaborazione con SWG e su dati Istat e Bankitalia, che parla anche di 5,3 milioni di vacanze ridotte in termini di durata e di 7 milioni di viaggi ancora in stand by. Per il settore del turismo, dunque, l'anno in corso si chiuderà con un bilancio disastroso, considerando i 60 milioni di arrivi e le 120 milioni di presenze in meno rispetto al 2019 mentre saranno ben 13 milioni i viaggi in meno degli italiani all’estero.

Capodanno fuori casa per 6 italiani su 10

Circa 6 persone su 10 trascorreranno il Capodanno fuori casa, proprio come a Natale, ma questa volta spostandosi per più giorni (minimo 4) e anche fuori regione. Solo l'8% si recherà all'estero, a fronte del 20% registrato nei periodi pre-pandemia. In questa situazione, la possibile ripresa del turismo, settore che vale circa il 6% del Pil italiano con 90 miliardi di euro l'anno, si sposta all’estate 2022, tra più di 6 mesi e a quasi 30 dall’inizio della crisi. Il calo delle presenze e le cancellazioni si ripercuoteranno anche sul settore della ristorazione mentre è ben più drammatica la situazione dell’intrattenimento a fronte della chiusura delle attività imposta dal governo fino al 31 gennaio 2022. Davide Crippa, capogruppo del Movimento cinque stelle a Montecitorio, ha dichiarato che il turismo è "settore in ginocchio che ha pagato più di tanti altri comparti gli effetti del Covid e delle misure per contenere il virus. Per questo motivo bisogna intervenire subito con ristori e aiuti per gli operatori e mi auguro che le nostre richieste possano essere rilanciate da tutte le forze politiche in Parlamento. Si chiede di estendere anche al 2022 le misure di ristoro e sostegno per le imprese che hanno riportato un calo considerevole del fatturato, così come è stato fatto nei primi mesi, prolungando la cassa integrazione e la tax credit ed esentando le strutture dal pagamento dell'Imu per il 2022".

Le richieste di Confcommercio

“La crisi Covid sta impattando sempre di più sull’intera filiera turistica con migliaia di imprese che rischiano realmente la chiusura soprattutto alberghi, tour operator e agenzie di viaggio - ha dichiarato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli -. Le risorse messe in campo finora dal Governo non sono sufficienti, sono necessari e urgenti più sostegni, la proroga della cassa integrazione e adeguate moratorie fiscali. Non è pensabile un’economia italiana senza il traino fondamentale del turismo”. L'associazione che rappresenta le imprese in Italia chiede con forza e urgenza la proroga della cassa integrazione concessa alle attività ferme a causa dell’emergenza sanitaria, in scadenza il prossimo 31 dicembre, almeno fino al mese di giugno. La decontribuzione per il reinserimento lavorativo per il comparto del turismo organizzato che conta almeno 40mila dipendenti e composto da un’alta percentuale di micro imprese con meno di cinque dipendenti, che non hanno dunque alcun altro strumento a tutela dei livelli di occupazione, e indennizzi certi e immediati per le discoteche, le sole a pagare le conseguenze alla nuova emergenza pandemica con la chiusura per decreto.

Coldiretti: a rischio 4,1 miliardi di euro di spesa a fine anno

Preoccupata per gli effetti dei contagi Covid sulla ristorazione e sul turismo anche la Coldiretti. Secondo l'associazione degli agricoltori italiani sono a rischio le vacanze di 10 milioni di italiani, per una spesa di 4,1 miliardi solo per i turisti nazionali, dei quali quasi 1/3 destinato al cibo, tra souvenir e pranzi e cenoni in ristoranti e agriturismi. "A pagare il prezzo più salato sono le strutture impegnate nell'alloggio, nell'alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir con la cancellazione di molti eventi legati al Natale e Capodanno nelle località turistiche, a partire dalle tradizionali feste in piazza".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Boom di cancellazioni a Capodanno: così il Covid infetta il turismo

Today è in caricamento