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Giovedì, 25 Aprile 2024
Effetti collaterali

Criptovalute, Visa si sgancia da FTX dopo la bancarotta

Visa rescinde tutti gli accordi sulle carte di debito con l'exchange di criptovalute FTX dopo il crac finanziario

Il mondo delle criptovalute continua a fare i conti con il fallimento di FTX, che sta facendo tremare da alcuni giorni l’intero comparto. Volendo fare dei paragoni con la finanza tradizionale, infatti, la bancarotta di FTX - il più grande exchange di monete virtuali al mondo anche a livello reputazionale - potrebbe essere l’equivalente cripto di Lehman Brothers, dichiara un esperto.

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Dopo l’annuncio del crac finanziario e il crollo generalizzato del valore delle principali criptovalute, anche Visa avrebbe deciso di interrompere i rapporti con FTX, mettendo fine ad una partnership annunciata poco più di un mese fa. Il 7 ottobre scorso, infatti, Visa ha comunicato ai mercati di voler iniziare a offrire carte di debito collegate all’account FTX in 40 paesi, con particolare attenzione all’America Latina, all’Europa e all’Asia, dopo l’esperienza positiva negli Stati Uniti. Ora che la situazione si è fatta incandescente, il più grande processore di pagamenti al mondo avrebbe deciso di rescindere i suoi accordi globali sulle carte di debito con l'exchange di criptovalute FTX. "La situazione con FTX è sfortunata e stiamo monitorando da vicino gli sviluppi", ha detto a Reuters un portavoce di Visa.

FTX e Visa

La tensione resta alta in tutto il settore, con le principali criptovalute alle prese con un timido rimbalzo dopo le recenti perdite. Il Bitcoin recupera l’1,03% portandosi a 16.709 dollari (prima della bancarotta di FTX valeva più di 21mila dollari), mentre Ethereum guadagna quasi il 3% portandosi a 1.257 dollari dai 1.650 dollari di inizio mese.

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