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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Quale futuro per le crociere: un settore da 120mila addetti sull'orlo dell'abisso

Tutte le altre attività turistiche e di trasporto sono ripartite, ma non le crociere. I sindacati: "Senza una ripartenza in tempi strettissimi il settore delle crociere rischia di non riprendersi più". Le compagnie di navigazione e i lavoratori chiedono certezze

E' uno dei settori più colpiti dall'emergenza coronavirus. "Senza una ripartenza in tempi strettissimi il settore delle crociere rischia di non riprendersi più. La nostra attenzione per la salvaguardia della salute dei passeggeri e del personale di bordo è altissima, ma riteniamo che gli specifici protocolli di sicurezza predisposti dal comitato tecnico-scientifico e applicati dalle compagnie abbiano tutte le condizioni per riprendere le attività senza sacrificare il presupposto fondamentale della salute di tutti a bordo". Così le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, che spiegano: "Le compagnie di navigazione e i lavoratori hanno bisogno urgente di certezze, che richiedono il prima possibile l'autorizzazione a riprendere le crociere, la cui decisione è stata rimandata dall'ultimo DCPM al 31 luglio".

"Ripresa - proseguono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti - che deve garantire ai passeggeri e al personale di bordo la protezione dal rischio di contagio con l'applicazione scrupolosa dei protocolli di sicurezza, sbloccando il settore, considerando anche che tutte le altre attività turistiche e di trasporto sono ripartite". "Giova ricordare - aggiungono infine - che il settore crociere non è solo una voce fondamentale del turismo, che già di per sé basterebbe per darvi la dovuta attenzione, ma da esso dipende anche una parte rilevante di economia portuale e cantieristica, che non può assolutamente andare perduta per ingiustificati rinvii".

Le grandi compagnie scalpitano. "MSC Crociere è pronta a ripartire, attendiamo solo l'autorizzazione del governo che auspichiamo possa arrivare a breve. Noi abbiamo lavorato molto in questi mesi allo sviluppo di un protocollo per garantire la salute dei crocieristi e degli equipaggi, un protocollo già approvato dal Comitato Tecnico Scientifico che recepisce le normative Europee degli Ue Healthy Gateways ma che assieme al nostro team di esperti internazionali abbiamo arricchito e potenziato". Lo ha detto Leonardo Massa managing director Italia di Msc Crociere. "Siamo dunque pronti per ripartire in sicurezza e ad armare due navi - ha aggiunto -, un'operazione complessa, che comporta richiamare migliaia di persone e, voglio sottolinearlo, questa estate sulle nostre navi lavoreranno oltre 1000 marittimi italiani. L`arrivo delle navi nei porti italiani, e dei turisti, attiva un volano importante per l`economia di fornitura correlata che va dal lavoro portuale agli approvvigionamenti di cibi e altre materie prime dal territorio fino ad arrivare a tutto l'indotto legato al turismo. La crocieristica è un settore pesa per il circa il 3% del Pil nazionale, muove un fatturato di 45 miliardi di euro e occupa oltre 120mila addetti. Siamo uno dei comparti che maggiormente contribuiscono alla creazione di valore e di lavoro in Italia, siamo pronti a continuare a dare il nostro contributo in maniera concreta, sicura e sostenibile".

“Fateci ripartire. La crocieristica è un tassello fondamentale dell’economia del turismo. Il settore crociere in Europa vale circa 48 miliardi di euro e l’Italia, grazie alla cantieristica, alle sue bellezze e alla spiccata vocazione turistica, è il Paese leader che detiene oltre un quarto di questo patrimonio. Solo il Gruppo Costa Crociere in Italia genera un impatto di 3,5 miliardi di euro e circa 17mila posti di lavoro, con quasi 4.800 fornitori coinvolti. Far ripartire una nave significa riportare a bordo tutta la filiera che oggi è un ecosistema importantissimo in Italia. Occorre salvaguardare questo patrimonio e bisogna farlo subito, perché dal momento in cui il decreto sarà firmato dal Governo ci vorranno 30 giorni prima che le navi siano operative”. Così Beniamino Maltese, Executive Vice President e CFO del Gruppo Costa Crociere, al webinar di PwC Italia  “Italia 2021 – Competenze per riavviare il futuro”, in cui si è discusso del futuro del turismo in Italia.

A inizio emergenza, a febbraio e marzo, le navi da crociera si sono rivelate uno dei principali diffusori della malattia (come la Diamond Princess ormeggiata nel porto di Yokohama in Giappone), data la promiscuità e gli spazi al chiuso con cui vivono i passeggeri. Le società di crociere speravano che la crisi sarebbe finita in poche settimane. Non è andata così. La ripartenza? Forse agosto, realisticamente si guarda già al 2021.  

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