Decreti Ristori: a chi arriveranno gli aiuti nel 2021
"Siamo pronti a intervenire a favore di tutti coloro che subiranno ulteriori perdite, anche ricorrendo a uno scostamento" assicura il premier Conte in un'intervista alla Stampa. Ma prima c'è la legge di bilancio, che dovrebbe arrivare in parlamento entro la settimana
Lancia messaggi di unità il premier Giuseppe Conte e si dice certo l'obiettivo del governo sia arrivare a fine legislatura nel 2023. "Dobbiamo aspettare, e tenere i nervi saldi", "dobbiamo stringere i denti perché i servizi sanitari sono diffusamente sotto stress": dice in una intervista alla Stampa. L'esecutivo è al lavoro "per evitare il lockdown totale", "stiamo lavorando proprio per evitare la chiusura dell'intero territorio nazionale".
Conte: "Mi aspetto che la curva cominci a flettere"
"È vero - dice il premier - ci sono forti criticità, la curva sta salendo. Ma io mi aspetto che nei prossimi giorni, anche per effetto delle nostre misure, cominci a flettere. In ogni caso, lo ribadisco: il lockdown generalizzato non può essere la nostra prima scelta, avrebbe costi troppo elevati, significherebbe dire al Paese che non abbiamo una strategia. E invece noi una strategia ce l'abbiamo, e ci aspettiamo che dia risultati a breve". Il presidente del Consiglio lancia quindi un appello agli italiani, perché capiscano e collaborino, perché "lo Stato siamo tutti noi" e annuncia che il governo è pronto ad aumentare i ristori per le categorie colpite dalle chiusure "con una modifica del tendenziale di quest'anno" e poi, se serve, anche "con un nuovo scostamento di bilancio nel 2021".
Conte spiega che "le cifre, i contributi dei due decreti ristori non sono affatto esigui. Ad esempio, gli indennizzi che stiamo erogando corrispondono al doppio di quelli già ricevuti in estate per molte categorie come ristoranti, palestre, piscine,teatri. A ciò si aggiungono le ulteriori misure quali crediti d'imposta sugli affitti commerciali, la cancellazione della seconda rata Imu, la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali per novembre".
Decreto Ristori: che cosa succede nel 2021
Sarà sufficiente? "Vedremo. In ogni caso siamo pronti a intervenire a favore di tutti coloro che subiranno ulteriori perdite, anche ricorrendo a uno scostamento sul 2021 e a una revisione del tendenziale sul 2020". "Alle accuse scomposte - sottolinea Conte - rispondo con i fatti. In meno di dieci giorni dall'approvazione del primo decreto "Ristori" l'Agenzia delle Entrate ha inviato i primi bonifici relativi ai contributi a fondo perduto per oltre 211mila imprese. Molte di queste hanno già ricevuto i fondi nei primi giorni di questa settimana e senza bisogno di presentare domande... A proposito di tasse, abbiamo rinviato al 30 aprile 2021 le scadenze fiscali per i professionisti che sono soggetti ISA e abbiamo sospeso i contributi Inps di novembre per le attività colpite".
Il dialogo con le opposizioni sembra non essere mai nemmeno iniziato. Ma Conte non esclude nulla: "Io ho offerto alle forze di opposizione un tavolo di confronto. E per quanto mi riguarda questo tavolo rimane e rimarrà sempre disponibile fino al termine della pandemia. Accettare questo confronto non significa diventare "corresponsabili" delle scelte che il governo è chiamato ad operare. Significa solo esprimere un grande senso di responsabilità e non avere timore di dialogare per offrire un contributo a mettere in sicurezza il Paese"
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, riporta tutti all'attualità: "In queste ore procede il confronto tra il Mef e le forze di maggioranza che porterà la legge di bilancio in Parlamento entro la settimana. Tutte le misure che stiamo valutando avranno un forte impatto economico e per questo stanno richiedendo un approfondimento più lungo. È una situazione straordinaria - prosegue - all'interno della quale abbiamo anche messo a punto due decreti, il 'Ristori e il Ristori bis per sostenere le aziende che hanno subito ripercussioni a causa delle misure di contenimento del Covid19, stanziando oltre 8 miliardi di euro".
Molto critica la voce di Forza Italia. "L'attività del governo continua a sembrare totalmente scollegata dalla realtà del Paese. L'agenda del Parlamento dettata dall'esecutivo, di conseguenza, ha del surreale: oggi durante la seduta riunita tra la commissione Finanze e commissione Bilancio ha avuto seguito la discussione generale sul Dl Ristori 1, decreto che però è già superato perché nel frattempo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dl Ristori 2" dichiarano Roberta Toffanin e Gilberto Pichetto Fratin, senatori azzurri. "Peccato che, data la situazione del nostro paese, anche quest'ultimo decreto - aggiungono - risulti di fatto già vecchio. Il Governo continua a navigare a vista, con un provvedimento dietro l'altro senza una visione complessiva delle necessità sanitarie e economiche del Paese. Il caos è evidente anche nella stesura dei due decreti: il Ristori 2 talvolta va a modificare anche abrogando commi e articoli del ristori 1, talvolta gli articoli del due, invece, sono avulsi dal contesto precedente".
Decreto Ristori bis: ci sono già aiuti per il 2021
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri ha firmato il decreto Ristori-bis. Vale 2,56 miliardi nel 2020 e circa 1 miliardo nel 2021 il decreto ristori bis: nel testo bollinato e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale vengono precisate anche le coperture delle misure rivolte soprattutto alle partite Iva. Tra le voci di copertura per il 2020, 1,2 miliardi sono stati 'travasati' dal fondo per il pagamento dei debiti della P.a. da 12 miliardi istituito con il decreto Rilancio. Altri 830 milioni derivano da risparmi della Cig Covid, 160 dai risparmi per le indennità per gli stagionali del turismo previste dal decreto agosto, 200 milioni da un fondo per esigenze indifferibili. Altri 100 milioni provengono dal fondo del Viminale per la gestione dei centri per l'accoglienza dei migranti.Un fondo di 340 milioni nel 2020 e 70 milioni nel 2021 per aiutare ulteriori attività se ci saranno nuove zone arancioni o rosse. Lo prevede il decreto ristori bis, bollinato e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento stanzia circa 1 miliardo per i contributi a fondo perduto ai nuovi codici Ateco aggiunti alla lista del Ristori 1 le nuove categorie coinvolte dalla stretta anti-Covid.
Inoltre 280 milioni vengono stanziati nel 2021 per i ristori delle attività nei centri commerciali e per la filiera alimentare. Stanziati anche 234 milioni nel 2020 (e 78 nel 2021) per il credito d'imposta sugli affitti, 38 milioni per il ristoro ai Comuni per l'estensione della cancellazione dell'Imu, e 35,8 milioni per la sospensione delle tasse per gli Isa e circa mezzo miliardo per lo stop ai versamenti di novembre.