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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Italia

Coronavirus, il decreto così non va: Bankitalia lancia l'allarme per milioni di lavoratori

"Non sono previsti interventi in favore dei dipendenti a tempo determinato e dei disoccupati''. Lo scrive la Banca d'Italia nella memoria consegnata alla commissione Bilancio del Senato, impegnata nell'esame del decreto legge Cura Italia

Se il nuovo decreto del Governo ha ordinato gli interventi normativi in merito alle misure restrittive, sale l'attenzione per l'attivazione degli aiuti economici ad oltre un mese dall'inizio dell'emergenza nazionale. È infatti all'esame della Commmissione Bilancio del Senato il cosiddetto decreto Cura Italia per la sua conversione in legge. Si tratta di una normativa importante perché oltre al potenziamento del Servizio sanitario nazionale, prevede misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese

Le misure che aumenteranno l'indebitamento netto di circa 20 miliardi nel 2020, tuttavia avrebbero una copertura finanziaria troppo corta e - secondo una analisi della Banca d'Italia - lascerebbero scoperti i lavoratori a tempo determinato e non prevederebbero aiuti per i disoccupati

Nel decreto legge "non sono previsti interventi in favore della generalità dei dipendenti a tempo determinato e, più generale, di chi non trova un lavoro" scrive Bankitalia nella memoria consegnata alla commissione Bilancio del Senato.

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Sono 23 milioni gli occupati con l'attività "sospesa per coronavirus" (dati Istat)

Inoltre Bankitalia annota le criticità della misura assistenziale per i lavoratori indipendenti, una una tantum, non proporzionale al reddito e indipendente da un eventuale calo dell'attività.

In caso di ''riproposizione dello strumento'', e nel caso in cui le misure di blocco dell'attività economica dovessero divenire ''più graduate e selettive, sarebbe importante parametrare gli aiuti al venir meno delle occasioni di lavoro e di reddito per territorio e settore d'attività, tenendo altresì conto dell'imponibile fiscale dei diversi soggetti negli anni precedenti''.

Promossi invece i provvedimenti a sostegno delle condizioni finanziarie delle piccole e medie imprese, "che - avverte Bankitalia - nei prossimi mesi potranno risentire maggiormente di eventuali restrizioni nell'accesso al credito".

Da palazzo Koch arriva la richiesta di predisporre decreti attuativi da sottoporre ad una analisi di costi e benefici "per assicurare che le risorse pubbliche vengano concentrate su quei casi in cui sono accertabili condizioni di difficoltà".

E se la ricaduta economica dell'epidemia non è ancora quantificabile, Bankitalia ricorda al governo di prestare attenzione ad evitare l'esplosione di debito pubblico visto anche l'autorizzazione all'emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25.000 milioni di euro per l’anno 2020.

"Le risorse che il Paese prenderà a prestito andranno utilizzate in maniera oculata, per affrontare l'emergenza e avviare la ripresa"

istat allegati statistici (Pdf)

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