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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

Fiducia al decreto crescita: che cosa cambia con la nuova legge

Sì della Camera al voto di fiducia per il decreto crescita: il provvedimento passerà al Senato per la seconda lettura. Vediamo le principali novità.

Il decreto crescita, fra rinvii e polemiche, passa con 288 voti a favore il passaggio alla Camera dove oggi il Governo ha incassato l'ennesimo voto di fiducia sul ddl di conversione del decreto Crescita. I voti a favore sono stati 288, i contrari 181.

Dopo il via libera definitivo di Montecitorio il provvedimento passerà al Senato per la seconda lettura. Durante l'iter parlamentare su più temi si è acceso lo scontro: dalla norma sui fondi europei per il Sud, su cui si è infuriata la ministra Barbara Lezzi al finanziamento di 3 milioni per Radio Radicale che ha spaccato la maggioranza con la Lega che ha votato con l'opposizione fino alla responsabilità penale per eventuali reati ambientali sulla bonifica e il rilancio dell'ex Ilva di Taranto sui cui Arcelor Mittal ha lanciato l'allarme.

Queste le principali novità.

Salta la contestata norma sui fondi europei per il Sud dopo le polemiche dei giorni scorsi che hanno ripotarto il provvedimento, già approdato in Aula alla Camera, nelle commissioni Bilancio e Finanze per un esame supplementare. L'emenendamento del Carroccio - che era stato approvato dalle commissioni lunedì in una versione riformulata con il parere favorevole del relatore M5s Raphael Raduzzi e del viceministro all`Economia Laura Castelli - ha fatto infuriare la ministra per il Sud Barbara Lezzi. La norma trasferiva la titolarità e la gestione dei Fondi per la coesione e lo sviluppo alle Regioni.

Stanziati 3 milioni per il 2019 per salvare Radio Radicale. Su questo emendamento la maggioranza si è spaccata. La Lega ha votato con le opposizioni, mentre il M5S stelle ha votano contro.

Raggiunto un compromesso su Roma. Passa allo Stato parte del debito storico della Capitale (1,4 miliardi) e prevede l'istituzione di un fondo ad hoc dove far confluire gli eventuali minori esborsi per rinegoziazione dei mutui da parte dell'attuale Commissario al debito di Roma, che serviranno per i debiti delle città metropolitane. Previste norme ad hoc oltre che per Alessandria anche per Catania e i Comuni della Provincia di Campobasso.

Nella norme per l'ex Ilva di Taranto c'è nel mirino l'articolo 46 del decreto che interviene sulla disposizione che esclude la responsabilità penale e amministrativa del commissario straordinario, dell'affittuario o acquirente (e dei soggetti da questi delegati) dell'acciaieria di Taranto. In particolare, il decreto limita dal punto di vista oggettivo l`esonero da responsabilità alle attività di esecuzione del cosiddetto piano ambientale escludendo l`impunità per la violazione delle disposizioni a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e individua nel 6 settembre 2019 il termine ultimo di applicazione dell`esonero da responsabilità.

Taglio dell'Ires dal 20,5% al 20% dal 2023 sugli utili di esercizio accantonati a riserve diverse da quelle di utili non disponibili, nei limiti dell'incremento di patrimonio netto, a esclusione delle banche.

Buone notizie sempre per le imprese: approvata la deducibilità Imu al 100% sugli immobili strumentali come i capannoni a partire dal 2023.

Nel decreto entra una norma per salvare i fornitori di Mercatone Uno, i cui punti vendita erano gestiti dalla Shernon Holding, dichiarata fallita. Viene ampliata la platea dei beneficiari del fondo per le 'vittime dei mancati pagamenti'. Oltre alle Pmi potranno accedere anche i professionisti, mentre i debitori potranno essere anche soggetti diversi dalle aziende.

Pensioni, via allo scivolo aziendale

Le grandi aziende con più di mille lavoratori avranno la possibilità di licenziare i più anziani dando loro in cambio uno 'scivolo' fino a cinque anni dalla pensione. Le aziende potranno anche ridurre l'orario degli altri dipendenti e in cambio avviare assunzioni.

Incentivi per veicoli elettrici

Il decreto crescita estende l'incentivo 2019 per veicoli elettrici o ibridi nuovi viene esteso a altre categorie, fra cui microcar, apecar e sidecar. Per motocicli e ciclomotori il bonus si estende: scompare il limite massimo di 11 kw di potenza. Contributo del 30% sul prezzo di acquisto (massimo 3mila euro), se si rottama un mezzo per acquistarne uno elettrico o ibrido nuovo. La rottamazione riguarda motocicli, ciclomotori, tricicli o microcar euro 0, 1, 2 e 3, o ritargati obbligatoriamente per le regole 2011.

Riaperti i termini dei condoni fiscali

Arriva anche la riapertura dei termini della rottamazione-ter rispetto alla scadenza del 30 aprile scorso. Il debitore entro il 31 luglio potrà presentare domanda di adesione. Il pagamento potrà avvenire in un'unica soluzione al 30 novembre prossimo, oppure in massimo 17 rate, la prima delle quali sempre al 30 novembre. Riaperti anche i termini per il saldo e stralcio.

Passa una stretta anti-evasione sugli affitti brevi e sulle case vacanze. In particolare è stato istituito un 'codice unico' per identificare tutte le strutture ricettive, con l'iscrizione ad una banca dati presso l'Agenzia delle Entrate. Inoltre sono stati rafforzati gli obblighi per il versamento delle imposte, compresa la tassa di soggiorno. Chi non rispetterà le nuove norme rischierà una multa da 500 a 5.000 euro.

Previsto anche lo stop agli scontrini di carta anche i piccoli esercizi: chi finora aveva beneficiato di una deroga, dovrà trasmettere gli scontrini in via telematica all'Agenzia delle Entrate. Concesso più tempo per l'invio a chi è sprovvisto di copertura Internet.

Prorogati al 30 settembre 2019 i versamenti legati agli Isa, i nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale.

I rimborsi sotto i 50.000 euro ai risparmiatori truffati dalle banche saranno più veloci. Si amplia, inoltre, la platea dei risparmiatori che avranno diritto agli indennizzi.

Proroga a fine anno delle garanzie di Stato concesse dal Mef sulle emissioni obbligazionarie di Banca Carige in scadenza al 30 giugno.

Per l'Inpgi commissariamento sospeso fino al 31 ottobre e non più fino a fine anno: si tratta di una norma ponte che ha l'obiettivo del riequilibrio finanziario dell'istituto. Arriva una copertura prudenziale per garantire l'invarianza del gettito contributivo a seguito dell'eventuale passaggio di soggetti assicurati dall'Inps all'Inpgi se si amplierà la platea contributiva dell'istituto previdenziale dei giornalisti.

Il taglio da 600 milioni delle tariffe Inail che diventa strutturale dal 2023. Escluso il 2022.

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