Decreto dignità, cosa dicono davvero i dati Inps sul precariato
Il Movimento 5 stelle rivendica gli effetti del decreto dignità sul mercato del lavoro. L'osservatorio Inps certifica il raggiungimento dell'obiettivo di diminuire i contratti a tempo determinato, ma non si assiste parallelamente alla loro trasformazione in contratti a tempo indeterminato. In aumento le domande di disoccupazione
L'Inps ha pubblicato i dati sull'occupazione relativi al mese di novembre 2018 redatti dall’Osservatorio sul precariato. Da Gennaio nel settore privato sono state registrate 6 milioni e 890mila assunzioni, per un aumento del 5,0% (+325.000) rispetto allo stesso periodo del 2017.
Tutto bene? Non proprio: ad aumentare nello stesso periodo solo le cessazioni, 6.265.052 in aumento del 8,8% rispetto allo stesso periodo 2017.
Pertanto il saldo tra assunzioni e cessazioni nel settore privato nel periodo gennaio-novembre 2018 si ferma ad un discreto +625.119, quasi 200mila unità in meno del saldo del corrispondente periodo 2017 (+807.474). In poche parole come dimostrano anche gli ultimi dati istat sulla produzione industriale l'economia italiana è ferma al palo e anche la crescita del mercato del lavoro sta registrando un nuovo stop.
Variazioni del mercato di lavoro in Italia, elaborazione di Today.it su dati Inps
Tra gennaio e novembre 2018 l'Osservatorio Inps sul precariato conferma il forte incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+69,3%), mentre risultano in diminuzione i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-15%).
Cresce il lavoro occasionale
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratto di Prestazione Occasionale (CPO) a novembre 2018 si attesta alle 17.917 unità (erano poco più di 15.000 a novembre 2017); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 240 euro.
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a novembre 2018 risultano circa 8.334 (contro circa 3.000 a novembre 2017); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 275 euro.
La nuova disciplina del lavoro occasionale prevede due distinte modalità di utilizzo:
Il Libretto Famiglia, utilizzabile dai datori di lavoro persone fisiche, non nell’esercizio dell’attività professionale o d’impresa: è composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, utilizzabili per compensare prestazioni di durata non superiore a un’ora.
Il Contratto di Prestazione Occasionale, utilizzabile da imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi, e altre categorie di datori di lavoro, è il contratto mediante il quale un utilizzatore acquisisce, con modalità semplificate, prestazioni di lavoro occasionali o saltuarie di ridotta entità. Possono fare ricorso al CPO imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata, nonché amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, con specifiche regolamentazioni valide per la P. A. e per le imprese del settore agricolo. La misura del compenso netto è fissata dalle parti purché sia: a) minimo € 9 per ogni ora; b) minimo € 36 per ogni giornata di lavoro.
Il mercato del lavoro risulta invece decisamente dinamico con la crescita di assunzioni e cessazioni.
In crescita i nuovi contratti a tempo indeterminato +5,9%, contratti a tempo determinato +4,3%, contratti di apprendistato +11,9%, contratti stagionali +6,3%, contratti in somministrazione +2,4% e contratti intermittenti +7,7%. Per le assunzioni in somministrazione e a tempo determinato la fase di crescita si è conclusa ad agosto.
Crescono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine a partire dai contratti a tempo determinato (+15%) per arrivare ai contratti intermittenti (+30%), mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-3,5%)
Alla luce di questi dati ha ragione il Movimento 5 stelle a rivendicare la bontà del decreto dignità nel controstare il precariato? Oggi i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Lavoro hanno spiegato che la crescita dei contratti precari si è fermata grazie al decreto dignità.
Da tenere sotto osservazione il cambio di passo nella natura dei rapporti di lavoro a partire da Agosto, mese in cui è entrato in vigore il decreto voluto dal ministro Di Maio con incentivi per le assunzioni stabili che vanno dal 50 per cento di sgravi contributivi per i giovani assunti e arrivano al 100 per cento per i lavoratori del sud Italia.
Decreto Dignità: le misure diventate legge
Alla luce dei dati inps sembra raggiunto l’obiettivo di diminuire i contratti a tempo determinato, ma non si assiste parallelamente all'aumento dei contratti a tempo indeterminato. Come dimostrano i dati la nuova legge non farebbe altro che irrigidire il mercato del lavoro con una diminuzione dei contratti complessivi.
Mercato del lavoro, cosa dicono i dati Inps
A novembre c’è stato un evidente calo dei contratti a termine: a novembre 2017 erano stati 266mila, un anno dopo sono diminuiti a 215mila, un calo di 50mila unità. Rispetto alle assunzioni a tempo indeterminato la situazione del 2018 (88mila) è rimasta la stessa del 2017 (86mila).
Ad essere cresciuto il numero delle trasformazioni di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, ma non compensa il calo dei contratti a tempo.
Una nota importante, non si tratta di occupati ma di numeri di contratti attivati e occorrerà aspettare il report dell'Istat per mostrare il reale impatto della misura.
Ultimo dato non da poco: sono cresciute del 5% le domande di disoccupazione.
A novembre 2018 sono state presentate 223.728 domande di disoccupazione,+5,2% sullo stesso mese del 2017. Nell'Osservatorio sulla cassa integrazione, l'Inps dettaglia: 219.450 le domande di Naspi e 3.015 di DisColl. Nello stesso mese sono state inoltrate 1.263 domande di Aspi, mini Aspi, disoccupazione e mobilità. Nei primi 11 mesi del 2018 arrivate all'Inps 1.917.717 richieste di disoccupazione, +6,2% sullo stesso periodo del 2017.
Ricordiamo inoltre che esistono escamotage per aggirare il decreto dignità, ad esempio lo staff leasing di cui abbiamo già parlato ieri.
Variazioni del mercato di lavoro in Italia, elaborazione di Today.it su dati Inps