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Giovedì, 18 Aprile 2024
Le anticipazioni

Fino a 80 euro in più in busta paga (ma non per tutti) e taglio del cuneo fiscale: il piano del governo

L'intenzione di Mario Draghi è quella di far approvare un provvedimento all'inizio del prossimo mese, per aiutare sia le famiglie alle prese con il caro benzina e le bollette che i lavoratori fino a fine anno. La soglia di reddito e l'incognita delle coperture: cosa sappiamo finora sul decreto di luglio

Da una parte gli aiuti alle famiglie alle prese con il caro benzina e le bollette, dall'altra un taglio del cuneo fiscale per chi guadagna meno di 35mila euro (o forse meno). Sarebbero questi i punti principali che il presidente del Consiglio Mario Draghi intende introdurre in un decreto ad hoc nel mese di luglio, con l'obiettivo di confermare alcune misure prese finora fino alla fine dell'anno, in attesa di renderle strutturali con la finanziaria 2023. C'è però l'incognita delle coperture. Il taglio di quattro punti percentuali del cuneo fiscale e gli aiuti alle famiglie hanno un costo che si aggira sui 10 miliardi di euro. Due miliardi di euro arriverebbero da un'ulteriore tassazione sui profitti delle aziende energetiche dal 25 al 30 per cento, una mossa che aiuterebbe a coprire i costi del taglio del cuneo. Mancherebbero i soldi per le altre coperture: probabile che a quel punto venga disposto un incremento del gettito Iva.

I nuovi aiuti alle famiglie per bollette e benzina

Ma andiamo con ordine. Per quanto riguarda la benzina, le idee del governo sembrano essere chiare: i 30 centesimi di sconto su benzina e diesel verranno confermati. Il costo dell'operazione sarà di un miliardo di euro al mese: saranno quindi 6 entro la fine dell'anno. Un'eventuale revisione al ribasso prevederebbe che la manovra entri in vigore soltanto per gli ultimi tre mesi dell'anno, con un costo conseguente di 3 miliardi di euro. Anche sulle bollette l'intenzione è quella di andare avanti secondo lo schema attuato finora: il taglio agli oneri di sistema e lo sconto sul 5 per cento dell'Iva per il metano domestico verrà confermato. Il costo sarà di 6,5 miliardi di euro.

In busta paga 70/80 euro in più al mese da settembre?

E veniamo al taglio del cuneo. Per cuneo fiscale si intende la somma delle imposte (dirette, indirette, contributi previdenziali) che impattano sul costo del lavoro, sia dalla parte dei datori di lavoro, sia rispetto ai lavoratori dipendenti, autonomi o liberi professionisti. In sostanza, il cuneo fiscale è la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta ricevuta dal lavoratore. Attraverso questo parametro si possono quantificare gli effetti della tassazione del costo del lavoro sul reddito dei lavoratori, dell'occupazione e del mercato del lavoro.

I dipendenti che rischiano il taglio dello stipendio

Secondo le ipotesi circolate finora, il taglio predisposto dal governo nel decreto di luglio dovrebbe essere operativo per coloro che guadagnano meno di 35mila euro, che però già beneficiano di uno sgravio intorno all'0,8 per cento. Probabile che il governo decida di raddoppiarlo, passando all'1,6 per cento, e che lo renda attivo a partire da settembre fino a fine 2022. Facendo due conti, i lavoratori avrebbero 70/80 euro in più in busta paga al mese. E questo a prescindere dal bonus di 200 euro in arrivo da luglio.

In questo caso, il costo sarebbe di 2,5 miliardi di euro. L'operazione dovrebbe essere resa strutturale con la prossima finanziaria. Il problema delle coperture, tuttavia, potrebbe imporre una revisione al ribasso dell'operazione, che significherebbe renderla disponibile soltanto per coloro che guadagnano tra i 15 e i 20mila euro. Il governo non vorrebbe ricorrere ad altro deficit per finanziare le misure, perciò è possibile che alcune risorse arrivino ad esempio dalla prossima riforma dell'Irpef. Il governo è al lavoro per definire i dettagli del decreto in arrivo nei primi giorni di luglio: la linea è tracciata, nelle prossime settimane ne sapremo di più.
 

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