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Venerdì, 19 Aprile 2024

Dalle tasse sui carburanti al libretto per la caldaia: le novità del Milleproroghe

Il Sole 24 Ore ha fatto il punto sulle novità principali contenute nel provvedimento sul quale il Governo ha posto la fiducia al Senato

Un po' oscurato dal Jobs Act, in questi giorni il governo ha approvato anche il decreto Milleproroghe. Un decreto che - come dimostra questa scheda del Sole 24 ore - influirà "quotidianamente" nelle nostre vite. Ecco, nello specifico, le maggiori novità.

Proroga degli sfratti - E' tornata la proroga degli sfratti per gli inquilini “disagiati”. Il giudice, su richiesta, potrà sospendere l'esecuzione di uno sfratto fino a 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione, per consentire il "passaggio da casa a casa".

Libretto di caldaia - Per tutti g li impianti termici civili slitta al 31 dicembre 2015 il termine, scaduto il 25 dicembre 2014, per l'integrazione del libretto di centrale degli impianti.

Sindaci "sceriffi" - Per cercare di incentivare la partecipazione dei sindaci alla ricerca degli evasori, facilitata dalla loro presenza capillare sul territorio, fino al 2017 viene riconosciuto ai Comuni il 100 per cento delle maggiori somme riscosse per effetto della loro azione di contrasto all'evasione fiscale.

Comunicazione Iva - Viene posticipata di un anno – e quindi al momento della dichiarazione relativa all'Iva dovuta per il 2016 – la semplificazione prevista per la comunicazione annuale dei dati Iva relative all'eliminazione dell'obbligo di presentazione della dichiarazione Iva unificata e della comunicazione dati Iva, introdotta dalla legge di stabilità per il 2015, legge 190/2014.

Rientro dei capitali - Viene eliminato il raddoppio dei termini per emettere l'atto di contestazione per le violazioni da monitoraggio fiscale nella procedura di voluntary disclosure prevista dalla legge 186/2014, con riferimento ai Paesi black list che stipulano accordi con l'Italia al fine di consentire un effettivo scambio di informazioni.

Tasse sui carburanti - Viene stoppato l'aumento delle accise sui carburanti, che avrebbe dovuto portare nel 2015 nelle casse dello Stato 671,1 milioni di euro e 17,8 milioni di euro nel 2016; parte degli introiti che deriveranno dalla voluntary disclosure serviranno a coprire i mancati incassi.

Fonte: Il Sole 24 Ore →
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