Firmato il decreto "sblocca risorse" per circa 60mila lavoratori
Diciotto le aree di crisi toccate da un decreto atteso da tre mesi: "Una inadempienza politica e sociale inammissibile pagata da coloro che sono senza occupazione e reddito" denuncia la Cgil. Via libera al trasferimento alle Regioni di 117 milioni
Di lite in lite, fino alla prossima pace. Va avanti come una sorta di perenne competizione elettorale la convivenza all'interno del governo tra l'anima gialla dei 5 Stelle e quella verde della Lega. Appena sopite le diatribe 'familistiche' innescate dal congresso di Verona, Luigi Di Maio e Matteo Salvini incrociano il fioretto sulla vertenza Alcoa del Sulcis.
Di buon mattino il vicepremier Matteo Salvini appare all'aereoporto di Elmas a Cagliari impegnato col dossier in mano davanti a un gruppo di lavoratori dell'ex Alcoa, vertenza che da mesi vede schierato il collega del Ministero dello sviluppo economico Luigi Di Maio. E proprio mentre Salvini è riunito coi lavoratori arriva la notizia che Di Maio ha firmato il decreto che sblocca le risorse per gli ammortizzatori sociali di 60mila lavoratori nelle 18 aree di crisi complessa in Italia: di questi quasi 800 sono in Sardegna.
Ammortizzatori sociali, il decreto sblocca risorse
Il decreto firmato dal ministro dello sviluppo economico sblocca le risorse per gli ammortizzatori sociali di 60mila lavoratori nelle 18 aree di crisi complessa in Italia.
Ora il decreto, che sblocca i 117 milioni di euro destinati alle Regioni, passerà al ministero dell'Economia per la firma di Tria.
Un decreto che arriva però con oltre tre mesi di ritardo. "Una inadempienza politica e sociale inammissibile pagata da coloro che sono senza occupazione e senza un minimo di reddito" denunciano dalla Cgil che chiede un tavolo di confronto.
"I processi di riconversione economica e di riqualificazione sociale sono fermi al palo. Il problema strutturale è creare nuovo lavoro e gli ammortizzatori devono essere da sostegno all`interno di un disegno di trasformazione economica in grado di rinnovare l'insieme del contesto produttivo e sociale"
Aree di crisi: i 18 buchi neri
Il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha firmato il Decreto che sblocca le risorse per circa 60.000 lavoratori Le 18 aree di crisi complessa in 11 Regioni. Il decreto interministeriale Ministero del Lavoro/MEF assegna risorse pari 117 milioni di euro per la riattivazione degli ammortizzatori sociali.
N. | Regione | Area di crisi complessa | Note |
---|---|---|---|
1 | Lazio | Rieti | DM 13/04/ 2011 |
2 | Puglia | Taranto | DL 129/2012 |
3 | Toscana | Piombino | DL 43/2013 |
4 | Friuli Venezia Giulia | Trieste | DL 43/2013 |
5 | Sicilia | Termini Imerese | AdP 22/07/2015 |
6 | Sicilia | Gela | DM 20/05/2015 |
7 | Molise | Isernia, Boiano, Campochiaro, Venafro | DM 07/08/2015 |
8 | Toscana | Livorno | DM 07/08/2015 |
9 | Marche - Abruzzo | Val Vibrata - Valle del Tronto - Piceno | DM 10/02/2016 |
10 | Lazio | Frosinone | DM 12/09/2016 |
11 | Sardegna | Portovesme | DM 13/09/2016 |
12 | Liguria | Savona | DM 21/09/2016 |
13 | Sardegna | Porto Torres | DM 7/10/2016 |
14 | Umbria | Terni - Narni | DM 7/10/2016 |
Aree di crisi: gli accordi
La Marangoni Spa e le organizzazioni sindacali si sono accordate per prorogare il periodo di cigs per altri sei mesi, da oggi fino al prossimo 2 ottobre 2019.
Per quanto riguarda la crisi che coinvoge i lavoratori Fedex e Tnt (in totale sono 361 i lavoratori in esubero) il 29 aprile si concluderà la procedura per il ricollocamento dei restanti 39 lavoratori non ancora presi in carico dal precedente accordo tra sindacati e Fedex Express Italy Srl e Tnt Global Express Srl.
++ in aggiornamento ++