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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Verso il Def

La guerra si mangia la ripresa: le nuove tasse del Governo costretto alla manovra d'emergenza

Il Governo lavora per portare il Documento di economia e finanza in Consiglio dei ministri giovedì pomeriggio. Il Pd: "Serve manovra di bilancio già ad Aprile"

Ripresa bloccata dalla bolletta energetica, famiglie costrette a scegliere a cosa rinunciare e lo spettro che con la pubblicazione del prossimo documenti di programmazione finanziaria entro aprile si renda necessaria una vera e propria manovra di bilancio infra-annuale. È il responsabile economico del Pd, Antonio Misiani ad anticipare quella che i numeri del documento di economia e finanza renderanno palese: una necessaria correzione delle misure economiche. In primis la proroga delle misure decise in questi mesi e che finiscono quasi tutte a giugno. Inoltre serviranno nuove misure di contrasto all'inflazione e per il sostegno del potere di acquisto delle famiglie sulla falsa riga di quanto fatto in Germania dove è stato dato un bonus di trecento euro a tutti lavoratori dipendenti e autonomi per affrontare il caro energia e deciso un abbonamento al trasporto pubblico a prezzo politico, nove euro al mese per i prossimi mesi; la Spagna ha tagliato le accise, ma ha anche aumentato il sussidio per i poveri; la Slovenia ha deciso un tetto massimo per il prezzo dei carburanti.

Si tratterà quindi di un Documento di economia e finanza (Def) molto diverso da quello che il governo immaginava prima che scoppiasse la guerra in Ucraina che ridimensionando le aspettative di crescita richiederà nuovi aiuti a imprese e famiglie. Giovedì il testo dovrebbe approdare in consiglio dei ministri per l'approvazione e il quadro è tutt'altro che roseo con la crescita del Pil sotto al 3% - contro il previsto 4,7% - e i nuovi sostegni all’economia che renderanno impossibile ridurre il peso del debito pubblico.

Cosa ci sarà dunque nella manovrina di metà anno? Ad allarmare in particolar modo i partiti, centrodestra in primis, la prospettiva di una nuova battaglia dopo quella sulla riforma del catasto (tutt'altro che archiviata) che si sposterà sulle aliquote delle tasse. Il governo vorrebbe infatti introdurre, in via transitoria, due aliquote del 15% e del 26% sui redditi derivanti dagli investimenti  (mercato immobiliare compreso). Porterebbe ad alzare la tassazione sui titoli di stato (ora al 12,5%) e la cedolare secca per i canoni concordati (ora al 10%).

In arrivo anche una modifica al regime transitorio di tassazione fissa per due anni per gli autonomi che superano il tetto attuale per l’applicazione della flat tax del 15%, cioè 65 mila euro di ricavi. Tra le novità anche il ritorno del cashback ma con una serie di novità: le spese socio sanitarie avranno priorità nell’applicazione del cashback fiscale con un rimborso del 19% al momento dell’acquisto.

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