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Giovedì, 28 Marzo 2024
Tasse e rimborsi

Detrazioni fiscali, si cambia? La proposta: "Accreditarle direttamente sul conto corrente"

Con la nuova riforma il governo intende abbassare l'Irpef e razionalizzare il sistema. Il M5s insiste con il disboscamento delle 'tax expenditures' e propone nuove regole per le spese detraibili

Detrazioni fiscali addebitate direttamente sul conto corrente. Senza dover aspettare i tempi lunghi della burocrazia. E' questa una delle proposte sul tavolo in vista della riforma fiscale su cui sta lavorando il governo Draghi. Il cantiere è già partito. Nel piano nazionale di ripresa e resilienza si parla in particolare di una possibile revisione dell'Irpef con il duplice obiettivo di "semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo e di ridurre gradualmente il carico fiscale, preservando la progressività e l'equilibrio dei conti pubblici". Ma la riforma potrebbe essere ben più ampia. D’altra parte da più parti viene sottolineata la necessità di svecchiare il sistema del fisco.

Detrazioni fiscali direttamente sul conto: la proposta

Una delle proposte sul tavolo è targata M5s. Emiliano Fenu e Vita Martinciglio, rispettivamente capigruppo dei 5 Stelle nelle commissioni Finanze del Senato, insistono in particolare sulla necessità di "disboscare la giungla delle troppe spese fiscali, le cosiddette 'tax expenditures', attraverso un sistema che prevede forme di accredito diretto al contribuente di tutta una serie di detrazioni fiscali, senza aspettare i tempi delle dichiarazioni". Insomma, una parte delle spese detraibili con il 730 sarebbe rimborsata dallo Stato quasi subito, senza sfiancanti attese. Resta da vedere se le altre forze politiche sono d'accordo. E se i tecnici del Mef ritengano la proposta praticabile. 

Quanto al tema delle 'tax expenditures', ovvero quella miriade di agevolazioni fiscali  che secondo i calcoli del Mef valgono più di 50 miliardi di euro, il M5s ne propone da anni il riordino o la riduzione ma con scarsissimi risultati.  Si va dalle classiche detrazioni e deduzioni d'imposta, ai sussidi ambienalmente dannosi, passando per i crediti d'imposta (tipicamente riservati alle imprese). Finora nessun governo è riuscito davvero a mettere mano a queste misure anche perché per ogni esenzione, detrazione o credito d'imposta che viene toccato c’è una categoria penalizzata. Ora, forse, ci proverà anche l’esecutivo in carica. 

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