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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Dichiarazione precompilata 2018: proroga al 9 marzo, ma non per tutti

Il termine ultimo per l'invio dei dati è stato spostato dal 28 febbraio al 9 marzo, ma soltanto per gli asili nido, gli amministratori di condominio e gli enti e casse con finalità assistenziali

Per l'invio dati per l’elaborazione della dichiarazione precompilata 2018, gli asili nido, gli amministratori di condominio e gli enti e casse con finalità assistenziali avranno tempo fino al 9 marzo, anziché fino al 28 febbraio. Le novità sono contenute in un comunicato ufficiale diramato dall'Agenzia delle Entrate.

Il 9 marzo è anche l'ultimo giorno a disposizione in cui i contribuenti possono esercitare la propria opposizione all’utilizzo, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione precompilata, delle spese sostenute nel 2017 relativamente alle rette per la frequenza degli asili nido.

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Il nuovo termine, fissato con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, d’intesa con il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, è stato individuato per venire incontro alle esigenze manifestate dalle associazioni di categoria rappresentative dei soggetti obbligati alla trasmissione e non comprometterà la tempistica per l’elaborazione della dichiarazione precompilata.

I dati interessati 

 Entro il 9 marzo, gli asili nido devono trasmettere telematicamente alle Entrate una comunicazione con le informazioni relative alle spese sostenute dai genitori, e a eventuali rimborsi, avvenuti nell’anno precedente per ciascun figlio in relazione al pagamento di rette di frequenza e per i servizi formativi infantili.

Gli amministratori di condominio devono, a loro volta, inviare i dati relativi alle spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico effettuati sulle parti comuni, utilizzando le nuove specifiche tecniche che sono state adeguate alle disposizioni normative in tema di cessione del credito e perfezionate rispetto allo scorso anno.

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Infine, gli enti e le casse aventi esclusivamente fine assistenziale sono tenuti a trasmettere le informazioni sui rimborsi delle spese sanitarie, utilizzando le nuove specifiche tecniche, anch’esse perfezionate rispetto all’anno passato.

Asili nido, più tempo ai genitori 

Con il Provvedimento di oggi, slitta al 9 marzo anche il termine, per i contribuenti che hanno sostenuto spese per le rette relative alla frequenza degli asili nido, per decidere di non rendere disponibili all'Agenzia delle Entrate i dati di queste spese, inclusi i relativi rimborsi ricevuti, e di non farli inserire quindi nella propria dichiarazione precompilata.

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