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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Nebbia fitta sull'ecotassa: mancano ancora decreto attuativo e circolare del Mef

Scatta in teoria dal 1 marzo, ma il governo non ha ancora emanato nemmeno una delle disposizioni che spiegano come applicare il bonus per incentivare l’acquisto di auto elettriche ed ibride, e come deve essere pagata la tassa per quelle inquinanti

Nebbia fitta. Tra soli tre giorni scatta l'ecobonus ma allo stato attuale delle cose è caos totale: mancano dei pezzi fondamentali. Il governo, in poche parole, non ha ancora emanato nemmeno una delle disposizioni che spiegano come applicare il bonus (sino a 6 mila euro per auto con emissioni sino a 70 grammi per km di CO2) destinato ad incentivare l’acquisto di auto elettriche ed ibride, e come deve essere invece pagata la tassa (che partirebbe da 1100 fino ad arrivare ai 2500 euro) che graverà sulle auto le cui emissioni di CO2 vanno oltre il limite dei 160 grammi per chilometro. 

Non c'è il decreto attuativo sul "bonus", che devono stabilire di concerto tra loro ministero dell’Economia, Sviluppo economico e Trasporti e che poi dovrà passare al vaglio finale della Corte dei Conti. Ma non è tutto: non c'è nemmeno la circolare interpretativa del Mef sul "malus", che dovrà fornire tutti i dettagli sulla nuova tassa, indicare il codice tributo e soprattutto la data precisa entro cui pagare. Insomma, non "problemini" di poco conto.

Auto, pochi giorni alla stangata (o al bonus)

Ecotassa/Ecobonus dal 1 marzo 2019: come stanno le cose

L'ultima legge di Bilancio del governo Lega-M5s ha introdotto ecotassa ed ecobonus, due misure che hanno l'obiettivo di penalizzare i veicoli ad alte emissioni e ad agevolare invece l'acquisto di auto ecologiche dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021. Nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale la tassa sui veicoli inquinanti riguarda soltanto gli acquisti di auto di lusso e Suv, escludendo quindi le auto di piccola cilindrata.

Da dopodomani in teoria scattano la stangata (per chi acquista un’auto nuova le cui emissioni di Co2 superano i 160 g/km) e gli incentivi (destinati invece a chi si orienta su vetture meno inquinanti). La soglia di emissioni che dà diritto al bonus è stata fissata a 70g/km: sotto questo valore si avrà diritto ad un contributo sull’acquisto di una macchina nuova che può arrivare fino a 6mila euro. Verosimilmente però se si non si acquista un’auto completamente elettrica l’importo del bonus sarà ben più basso.

L'ammontare dell’incentivo dovrebbe essere pari a 1500 euro per auto con emissioni comprese tra 21 e 70g Co2/km. La rottamazione della vecchia auto dà diritto ad un ulteriore sconto di 1000 euro. Lo schema in basso renderà forse le cose più chiare e comprensibili. 

Occhio all'auto che compri: chi paga l'ecotassa e chi riceve l'ecobonus

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Per quanto riguarda l’ecobonus bisogna fare due annotazioni. La prima: dagli incentivi sono esclusi i modelli più costosi, quelli oltre i 50.000 euro IVA esclusa (cioè 61.000 euro). In sostanza le auto di lusso, benché elettriche, non daranno diritto ad alcuno sconto. Una norma di semplice buon senso: chi decide di comprare ad esempio una splendida Audi e-tron (auto sì ecologica, ma anche molto cara) dovrà pagare il prezzo di acquisto per intero.

Seconda annotazione importante: considerate le soglie fissate per accedere al contributo, restano di fatto escluse dal bonus le auto a gpl e metano, così come le vetture Mild Hybrid, in pratica quelle auto che hanno un piccolo motore elettrico affiancato ad un motore termico. Rientrano invece nel contributo le ibride plug-in. 

Ecobonus, la lista delle auto che potranno godere dello 'sconto'

Come funziona la tassa sulle auto nuove
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 Infografica realizzata da money.it

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