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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Pasticcio ecobonus e immatricolazioni col freno a mano: ombre sul mercato dell'auto

''L'avvio del bonus/malus non sembra aiutare il mercato dell'auto" secondo Unrae. La "colpa" sarebbe soprattutto della mancanza del decreto attuativo e del portale per gli incentivi. E intanto le immatricolazioni vanno giù: calo del 9,61% rispetto all'anno scorso

Ecobonus, che pasticcio. È stato un brutto mese di marzo per il mercato dell'auto. Vendite in calo, con un paradosso "all'italiana" per quel che riguarda l'ecobonus nel suo primo mese di operatività: le vetture incentivate fra 0 e 70 g/km di CO2 sono state poco più di 1.000, lo 0,5% del mercato e addirittura il 20 per cento in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In pratica nonostante il bonus, ne sono state acquistate di meno: manca infatti il decreto attuativo e il supersconto tanto reclamizzato ancora non c'è. Senza decreto attuativo nessuno può accedervi. Una grana da risolvere al più presto. 

Nel mese di marzo 2019 la Motorizzazione ha immatricolato 193.662 autovetture (dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Non è un dato positivo, è infatti il 9,61% in meno rispetto a marzo 2018, durante il quale ne furono immatricolate 214.250. A febbraio 2019 sono state invece immatricolate 178.366 autovetture, con una variazione di -2,12% rispetto a febbraio 2018, durante il quale ne furono immatricolate 182.228. Nello stesso periodo di marzo 2019 sono stati registrati 380.227 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -8,31% rispetto a marzo 2018, durante il quale ne furono registrati 414.705 (nel mese di febbraio 2019 sono stati invece registrati 363.084  trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -4,07% rispetto a febbraio 2018, durante il quale ne furono registrati 378.491). Il volume globale delle vendite (573.889 autovetture) ha dunque interessato per il 33,75% auto nuove e per il 66,25% auto  usate.

Ecobonus, che pasticcio: manca il decreto attuativo

"L'avvio del bonus/malus non sembra aiutare il mercato'' dell'auto a causa soprattutto della mancanza del decreto attuativo e del portale per gli incentivi. Lo afferma Unrae commentando dati diffusi oggi dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sulle immatricolazioni a marzo. "La mancanza del decreto attuativo e la predisposizione della  piattaforma, necessari alla richiesta dell'ecobonus - afferma il presidente, Michele Crisci, - stanno disorientando i consumatori e penalizzando l'operatività delle aziende".

Ma il peggio non è alle spalle, purtroppo: "In prospettiva lo scenario del mercato non può che peggiorare, considerato che gli effetti sulle vendite dell'ecotassa non sono ancora oggettivamente rilevabili'', osserva Crisci. Tra le fasce penalizzate dal malus, infatti, quella da 161 a 175 g/km di co2 ad esempio nel mese di marzo ha visto un incremento delle immatricolazioni, trattandosi, però, di auto ordinate prima del primo marzo e, quindi, esenti dal pagamento della tassa''.

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Fca, Panda è stabilmente la vettura più venduta

Da Fiat Chrysler automobiles arrivano però anche note poitive: a marzo immatricola oltre 48.000 vetture e ottiene una quota di mercato del 24,8%. ''Ancora una volta Fca consolida la leadership dei suoi modelli in tutti i principali segmenti'' nonostante la tendenza negativa del mercato italiano. E' quanto si legge in una nota del gruppo. Panda è stabilmente la vettura più venduta in assoluto oltre che nel segmento A dove, insieme con 500, raggiunge una quota del 55,4%. Sono prime nelle rispettive categorie le Fiat 500X, 500L e Qubo; Tipo sempre sul podio. Alfa Romeo Stelvio è la vettura più venduta del suo segmento sia nel mese, con una quota del 15,8%, sia nel progressivo annuo con il 12,7%. Giulia nel trimestre è leader tra le berline del suo segmento. Nella top ten assoluta delle vetture più vendute nel mese sono ben 6 i modelli Fca: Panda, Ypsilon, 500X ai primi tre posti cui si aggiungono 500, Compass e 500L.

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Centro Studi Promotor: "Mercato dell'auto in calo contenuto"

"Nonostante appaia sempre più probabile un ulteriore peggioramento del quadro economico e nonostante le penalizzazioni dell'eco-tassa e della demonizzazione del diesel, il  mercato italiano dell'auto accusa un calo contenuto e ciò essenzialmente perché il livello delle immatricolazioni raggiunto nel 2018 appare difficilmente comprimibile, se si considera l'importanza della domanda di sostituzione di un parco circolante di 39 milioni di autovetture come quello italiano". Così Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor commentando i dati della motorizzazione.

"Per ammissione del ministro Tria, l'Italia corre il rischio di crescita zero e di questo ne offrono testimonianza i dati congiunturali - commenta  Adolfo De Stefani Cosentino,  il presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto. "Il settore auto, a parte i fattori di 'disturbo' richiamati, soffre indubbiamente il contesto economico generale, testimoniato fra l'altro dalla flessione di tutti i canali di vendita. È per questo che riteniamo indispensabile che il Governo rifletta rapidamente sul valore dei provvedimenti già presi, che noi confermiamo essere in parte inadeguati e in parte nocivi, per adottare le necessarie correzioni di rotta in vista del prossimo decreto  'crescita'".

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