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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Ecotassa, ecco chi ci guadagna e chi ci perde con la formula del bonus/malus

Il costo dei modelli più venduti si alzerà di 150-300 euro e non sempre chi acquista un'auto a metano beneficerà del bonus. Castelli (M5s): "Prendete una macchina più piccola"

È vero, come sostengono i 5 Stelle, che la nuova tassa sulle auto inquinanti (ovviamente ancora da approvare) non colpirà le persone con minor reddito? Per scoprirlo abbiamo confrontato i livelli di emissioni delle auto più vendute in Italia per cercare di capire in che misura il loro prezzo potrebbe subire una variazione.

Prima però una premessa. Va da sé che la ratio della legge è quella di orientare l’acquisto dei consumatori verso auto che emettono meno Co2.  Per cui ci siamo posti anche una seconda domanda: quali e quante sono le auto ecologiche oggi in commercio? Quanto costano? Secondo Motor1, solo un terzo delle auto in commercio si salverebbe dal "malus". Proprio per questo è probabile che in Senato l'emendamento venga quantomeno corretto (se non stralciato del tutto come vorrebbe fare Salvini).  

Iniziamo a fare qualche esempio. L’auto più venduta in Italia tra novembre 2017 e ottobre 2018 è stata la Fiat Panda. Ne sono state immatricolate quasi 120mila unità. Uno dei modelli base, la Fiat Panda Easy 1.2 da 69 cavalli, dichiara emissioni per 125 g/km di CO2 e rientra così nella "seconda fascia", come si evince dallo schema in basso.

CO2g/km  Imposta (euro)
110-120 150
120-130 300
130-140 400
140-150  500
150-160 1.000
160-175 1.500
175-190 2.000

La "penalizzazione", se l’impianto della legge dovesse essere confermato, sarebbe nell’ordine dei 300 euro. Una 500X (seconda in classifica tra le auto più vendute) potrebbe subire una penalizzazione che vai dai 150 euro (per il modelli meno potenti) ai 300 euro per le vetture con almeno 88 kw. Per i modelli con 110 kw si può arrivare a pagare anche 400 euro in più.

La Lancia Y, terza auto più venduta nel nostro Paese, ha solitamente valori di emissioni compresi tra 118 e 120 g/km, dunque salvo sorprese dovrebbe rientrare nella "prima fascia" arrivando a costare 150 euro in più. Veniamo alla Renault Clio, che segue la Y nella classifica della auto più vendute. I valori di Co2, fatta eccezione per le versioni più sportive, hanno valori di Co2  compresi tra 113 e 118 g/km. La sovrattassa sarà dunque pari a 150 euro.

Anche la Citroen C3 (quinta auto più venduta) dovrebbe rientrare nella prima fascia di imposizione. E la Fiat 500? L’aggravio di costi dovrebbe essere di 150 euro per quasi tutti i modelli, fatta eccezione per la 500 Abarth: in questo caso il prezzo può salire anche di 1000 euro.

Auto sportive sempre più tartassate

Ma non c’è da stupirsi: uno degli effetti della nuova tassa sarà ovviamente quello di far lievitare il prezzo delle auto sportive o lussuose. Molte delle auto prestazionali (con più di 250 cavalli) sono però già ampiamente tassate con il superbollo. Prendiamo un’Alfa Giulia Veloce da 280 cavalli: oltre al superbollo da 420 euro, il fortunato possessore di questa auto potrebbe dover pagare ben 2000 euro di ecotassa al momento dell’acquisto. Lo stesso discorso vale ovviamente per tante altre auto di pregio, dalle Bmw alle Audi. Se volete approfondire, su Motor1 (ex Omniauto) trovate l’elenco completo dei modelli divisi per fascia di tassazione.

Il bonus per le auto a metano

E veniamo ora alla seconda domanda: quali sono le auto il cui acquisto dà diritto ad un bonus? Chi vuole risparmiare potrebbe ad esempio puntare sulla Panda a metano da 70 cavalli il cui costo parte da 16.140 euro. Considerato il livello di emissioni (85 g/km) il bonus previsto è di 1500 euro.

CO2g/km   Bonus (euro)
0-20  6.000
20-70  3.000
70-90 1.500

L’esborso sarebbe comunque di 14.640 euro, più di 3mila euro in più del modello base a benzina con 69 cv. La Volkswagen Up a metano parte invece da 13.500, contro gli 11.250 della versione base a benzina. Anche in questo caso il bonus previsto è di 1500 euro. Il costo di un’Opel Astra parte invece da 18.450 euro per le versioni a benzina, contro i 24.400 euro del modello a metano. Il problema in questo caso è che il livello di emissioni dichiarato (116-113 g/km nel ciclo misto) non dà in teoria diritto ad alcun bonus. Lo stesso vale anche per la Fiat Punto Natural Power. Non è vero dunque che anche le vetture a metano costeranno di meno, come ha lasciato intendere il vicepremier Di Maio: tutto dipende dal livello di emissioni dell'auto, che solitamente è proporzionale al peso e alla potenza della vettura.

Le auto elettriche

Quanto alle auto elettriche, in teoria dovrebbero beneficiare dello sconto più sostanzioso: ben 6mila euro. Ma il loro costo resterebbe comunque elevato: una Volkswagen Up elettrica costa 27.850 euro, ma non è certo un’auto adatta alla famiglia. Discorso identico per la Smart ForTwo Electric Drive: 23.819 euro. La Renault Zoe e la Citroen E-Mehari costano invece rispettivamente 22.550 euro e  25.990. Chi ha bisogno di un’auto più spaziosa dovrà però orientarsi su una Nissan Leaf o su una Yundai Ioniq Electric, il cui costo schizza sopra i 37mila euro.

Castelli (M5s): i prezzi si alzano? Comprate un'auto più piccola

La nuova normativa - la cui approvazione, lo ripetiamo, è comunque tutt’altro che scontata - rischia di avere un'altra conseguenza abbastanza spiacevole: chi vuole risparmiare dovrà infatti accontentarsi di scegliere tra ben pochi modelli in commercio. Poco male: secondo il sottosegretario all'economia Laura Castelli  la norma caldeggiata dal M5s "tutela chi sceglie un'utilitaria". E pazienza se una Panda 1.2 costerà 300 euro in più. La soluzione, ha affermato Castelli a Radio Capital, è "scegliere di comprare una Panda 1.000". Che però non esiste.

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