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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Torino

Embraco ci prova: offre incentivi per l'esodo volontario

Ancora nessun accordo sulla sospensione dei licenziamenti per i 500 dipendenti dello stabilimento di Riva di Chieri, nel torinese. A sorpresa è arrivata l'offerta per chi decide di andare via volontariamente

Non è ancora stata raggiunta l'intesa sul congelamento dei licenziamenti tra la Embraco, i sindacati e la Regione Piemonte. Si è concluso con un nulla di fatto l'incontro avvenuto giovedì 22 marzo negli uffici di piazza Castello, in occasione del quale si doveva confermare la sospensione fino a fine anno dei 500 licenziamenti (497 per la precisione) nello stabilimento di Riva di Chieri.

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A sorpresa infatti, l'azienda avrebbe messo sul tavolo la proposta di incentivi ai lavoratori per l'esodo volontario: 14 mensilità più 6000 euro per chi accetterebbe di lasciare il posto subito.

Torino, il corteo dei lavoratori Embraco (FOTO ANSA)

Una mossa che ha fatto ben capire quali siano sempre state le reali intenzioni dell'azienda: chiudere subito, senza perdere tempo. Ma Fiom e Uilm hanno detto no: l'ipotesi va comunque discussa con i lavoratori. Rifiutandosi di firmare il testo proposto dall'Embraco, i sindacati hanno sottolineato di aver intenzione di mantenere ben saldo l'obiettivo primario: la piena occupazione di tutti i dipendenti, così come siglato a Roma dall'accordo del 2 marzo con il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico).

Embraco, licenziamento per 497 dipendenti

Il prossimo appuntamento in Regione è previsto per martedì 27 marzo alle 13: per rispettare la procedura c'è tempo fino al 29 marzo.

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