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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia Milano

Aperto il testamento di Caprotti: il controllo di Esselunga alla moglie e alla figlia

Dopo la morte del fondatore Bernardo deciso lo stop alla vendita. Tra le curiosità il "super-regalo" per la storica segretaria: la metà dei risparmi di una vita

MILANO - Bernardo Caprotti, il patron di Esselunga scomparso venerdì scorso, ha lasciato il controllo di Supermarkets italiani alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina, che dispongono ora del 66,7% della società, grazie alla quota del 25 per cento di cui poteva disporre il fondatore che a loro l'ha lasciata. Lo si è appreso al termine dell'incontro presso lo studio Marchetti a Milano a cui ha partecipato anche il figlio del fondatore di Esselunga Giuseppe Caprotti. Intanto, Piergaetano Marchetti è stato nominato presidente di Supermarkets Italiani, la holding che controlla Esselunga. 

IL FUTURO DI ESSELUNGA - Il consiglio di amministrazione, si legge in una nota, "si è riunito a Milano per ricordare la figura del Presidente, dottor Bernardo Caprotti, scomparso venerdì scorso. Tutti i consiglieri della società che controlla Esselunga hanno espresso gratitudine ed hanno reso omaggio alla figura del fondatore per la straordinaria storia imprenditoriale di cui è stato protagonista e che ha consentito ad Esselunga di diventare leader riconosciuto a livello internazionale nel settore della grande distribuzione". Il Cda ha deciso "di cooptare, in sostituzione dello scomparso dottor Bernardo Caprotti, il prof. Piergaetano Marchetti, che è stato nominato Presidente" e "in considerazione della scomparsa del dottor Bernardo Caprotti, di non dar corso, allo stato, ad operazioni relative alla controllata Esselunga". 

COSA ACCADRA' - A Giuseppe e Violetta, figli del primo matrimonio e con i quali in passato c'erano stati diversi momenti di rottura, Caprotti ha lasciato - come imposto dalle leggi sull’eredità - il 16,6% ciascuno.  Divisione simile anche per Villata partecipazioni, la holding che gestisce l’ingente patrimonio immobiliare di Esselunga.  Il 55% circa delle azioni della holding immobiliare del gruppo è stato donato alla seconda moglie Giuliana Albera e alla figlia minore Marina Sylvia. Ai due figli di primo matrimonio, Giuseppe e Violetta è stato lasciato il 22,5% a testa. 

IL REGALO ALLA SEGRETARIA - Nel testamento, come era prevedibile, è stata inclusa anche Germana Chiodi, amica e segretaria di sempre. Alla donna va il 50% dei risparmi di una vita, depositati su un conto corrente. L'altra metà sarà divisa invece tra i cinque nipoti, tre figli del figlio Giuseppe e due figli del fratello.
 

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