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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

"Senza qualità e indecisa": istantanea di un'Italia (ancora) in crisi

Il Paese del 'nì' e della 'qualipatia'. Il Rapporto Eurispes 2019 analizza l'Italia in tutte le sue sfaccettature, con le solite problematiche che vengono a galla: dal lavoro nero e precario fino al gioco d'azzardo

La sicurezza nelle città e la paura di essere aggrediti

Quattro italiani su dieci (39%) ritengono di vivere in città 'poco' (33,1%) o 'per niente' (5,9%) sicure. Al contrario, il 47,5% crede che il luogo dove vive sia 'abbastanza' (39,4%) o 'molto' (8,1%) sicuro. Uno su due non si sente sicuro nemmeno a casa propria. Negli ultimi tre anni, la paura di subire reati è rimasta invariata per la maggior parte dei cittadini (59,1%); parallelamente, rispetto al 2017, sono diminuiti coloro che hanno più paura (dal 34% al 30%), in favore di coloro che ritengono la loro paura sia diminuita (dal 7,8% al 10,9%).

Gli italiani si sentono minacciati in primo luogo dal furto in abitazione (25,4%), segue il timore di subire un'aggressione fisica (20,8%, +3,8% rispetto al 2009). In crescita il numero di quanti dicono di sentirsi poco o per niente sicuri di uscire da soli nella zona in cui vivono di giorno: dal 27,8% del 2017 al 44% del 2019 (+16,2%). Consistente il timore di uscire soli di notte nella zona in cui si vive, passato dal 35,3% del 2017 al 42,4% del 2019 (+7,2%). Anche restare soli in casa fa più paura che in passato: non sentirsi sicuri sono ben il 46,3% degli italiani, erano appena il 27,9% nel 2017 (+18,4%). Le principali cause della diffusione dei fenomeni criminali sono: il disagio sociale (17,8%), le pene poco severe/le scarcerazioni facili (12,6%), l'eccessiva presenza degli immigrati (11,4%). Seguono la difficile situazione economica (10,9%), il potere delle organizzazioni criminali (9,8%), l'insufficiente presenza delle Istituzioni dello Stato (9,2%), la mancanza di lavoro (8,4%), la mancanza di una cultura della legalità (8%), le scarse risorse a disposizione delle Forze dell'ordine (7%) e l'impunità legata alla lentezza dei processi (4,9%). Il 22,5% degli italiani crede che per risolvere il problema della criminalità bisognerebbe garantire la certezza della pena, il 18,1% che sarebbe necessario rafforzare il dispiegamento delle Forze dell'ordine, il 17,8% vede la soluzione nell'inasprimento delle pene.

Quasi un cittadino su quattro pensa che legittimare il possesso di armi serva a difendersi e in un terzo dei casi sarebbero disposti ad acquistarle. La maggior parte degli italiani (68,6%) non è d'accordo con il recente provvedimento che consente ai ''tiratori sportivi'' di acquistare armi semiautomatiche tipo Kalashnikov fucili Ar15, e la possibilità di denunciare via e-mail il possesso di un'arma. Al contrario, per il 31,4% si tratta di un provvedimento giusto. Per il 39,7% dei cittadini la legittimazione del possesso di armi da fuoco è un pericolo perché le armi possono finire nelle mani sbagliate; tuttavia, per uno su quattro (24,2%) offre la possibilità a chiunque di difendersi dai malintenzionati e per il 22,3% è un diritto da riservare solo a categorie particolarmente esposte a rischi. Gli italiani rispondono nel 67,2% dei casi che non acquisterebbero un'arma per autodifesa mentre il 32,8% la comprerebbe.

Cannabis, aumentano i sì alla legalizzazione

"Il 43,9% degli italiani si è detto favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere (hashish e marijuana), una posizione di netta apertura rispetto al più modesto 33% delle risposte affermative del 2015". Sul fronte della prostituzione il 46,5% dei cittadini si è detto a favore della legalizzazione, dato che evidenzia una flessione di 11 punti percentuali rispetto al 2016, quando il campione si era espresso favorevolmente nel 57,7% dei casi e di ben 19 punti percentuali rispetto al 2015 (65,5%).

Animali in casa per un italiano su tre

Sempre più italiani amici degli animali e sempre più disponibili a spendere per loro. Un terzo dei cittadini accoglie almeno un animale domestico (33,6%), con un incremento di oltre l'1% rispetto al 2018 (32,4%). Ma in particolare crescono le famiglie che accolgono 2, 3 o più pet: rispettivamente 8% (7% nel 2018), 4,7% (3,7%), 3,8% (2,3%).  Nella maggior parte dei casi - spiega il report - si tratta di cani (40,6%) e gatti (30,3%). Seguono uccelli (6,7%), pesci (4,9%), tartarughe (4,3%), conigli (2,5%) e criceti (2%). Gli animali esotici si attestano al 2%, prima del cavallo (1,3%), dei rettili (1%) e dell'asino (0,4%). La spesa media dedicata alla cura degli animali è cresciuta negli ultimi anni: in particolare, raddoppiano rispetto al 2017 coloro che investono tra i 51 e i 100 euro (33,2%, a fronte del 31,4% del 2018 e del 15,4% del 2017). Aumenta anche chi spende tra i 101 e i 200 euro (14,5%, rispetto all'8,1% del 2018 e al 4,5% del 2017). La spesa da 201 a 300 euro riguarda il 3,7% del campione (+1,5% rispetto al 2018, mentre nel 2017 nessuno spendeva questa cifra). I

l 76,8% degli italiani considera i propri animali membri effettivi della famiglia. Sei su 10 li ritengono i loro migliori amici (60%), quasi un terzo veri e propri figli (32,9%). Soltanto il 20,5% considera un impegno gravoso tenere in casa un pet. I possessori di animali possono però incontrare problemi quando frequentano ristoranti, alberghi, negozi e spiagge: 4 su 10 ha avuto "abbastanza" e "molte" difficoltà quando si è dovuto interfacciare con queste strutture. D'altra parte, un terzo del campione (33,7%) nei propri spostamenti sceglie solo alberghi e strutture che accettano animali. Il 37,1% porta sempre il proprio amico pet in vacanza con sé; solo 3 su 10 (29,5%) lo lasciano in pensioni per animali.

Adozioni e coppie di fatto

Il 65% degli italiani è favorevole ai diritti delle coppie di fatto. Per 3 su 10 le coppie omosessuali dovrebbero poter adottare bimbi. Il 65,1% degli italiani è favorevole alla tutela giuridica delle coppie di fatto, indipendentemente dal sesso, con un risultato in leggera flessione rispetto al 2016 (-2,5%); il dato appare invece in leggera ripresa rispetto al 2015, quando i favorevoli erano il 64,4%, ma è fortemente diminuito rispetto agli anni 2013 e 2014 (rispettivamente 77,2% e 78,6% di opinioni favorevoli).   Il 31,1% dei cittadini si dice favorevole all'adozione di bimbi anche per le coppie omosessuali, a fronte del 68,9% dei contrari. Negli anni si è registrato un modesto, ma costante incremento delle persone aperte ad una eventualità del genere: dal 27,8% del 2015 al 29% del 2016, fino al dato di oggi. Poco più della metà dei cittadini, il 50,9% si dice a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso, una percentuale che nel 2016 arrivava al 47,8%.

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