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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Nell'azienda dove si lavora 4 giorni a settimana senza orari fissi

In Italia ci sono i lavoratori più tristi d'Europa. Ma tanto può essere fatto. L'esperienza di Federico Lazzerini

Secondo l’ultimo rapporto Gallup “State of the Global Workplace: 2022”, ormai riconosciuto come la voce collettiva dei lavoratori dipendenti globali, in Italia abbiamo i lavoratori più tristi d’Europa. E questa tristezza è largamente determinata dal mancato coinvolgimento che le persone sentono di avere sul posto di lavoro. Detto in altri termini, i dipendenti italiani, si sentono piccoli ingranaggi in una macchina che funziona anche grazie a loro ma che non si preoccupa di far saper loro dove stanno andando. Secondo il rapporto, infatti solo il 4% dei lavoratori si sente coinvolto, e addirittura il 27% di coloro che sono stati intervistati ha dichiarato di avere provato, il giorno precedente, una grande tristezza.

“È assurdo, davvero assurdo - spiega Federico Lazzerini, giovane imprenditore del settore della comunicazione -. Non è possibile che ancora oggi ci troviamo davanti a un tale livello di frustrazione e insoddisfazione. Dopo tanti anni spesi a cercare di far capire agli imprenditori e alle aziende che la vera, e secondo me unica, strada del successo passa proprio dal fare in modo che dipendenti e collaboratori si sentano felici e a loro agio, mi sorge il dubbio che chi ancora non lo ha capito, semplicemente non lo voglia capire”.

Parla con franchezza Federico Lazzerini, e lo fa a ragion veduta, forte dei risultati che ha finora raggiunto e che lo hanno fatto finire ai vertici della classifica di Forbes dedicata ai giovani imprenditori più influenti d’Italia. “Personalmente credo che le persone debbano essere messe nelle migliori condizioni possibili per poter dare il meglio di loro stesse - afferma -. Nella nuova sede della mia società ci siamo impegnati per creare un ambiente in cui i collaboratori fossero felici di entrare e trascorrere il loro tempo. Abbiamo bandito la plastica ma non perché oggi va di moda così, ma perché crediamo che oggi sia fondamentale riconnettersi con la natura e con la spiritualità: ci piace meditare e c’è una stanza dedicata proprio alla meditazione (credo molto alla spiritualità, non intesa come “pregare” un dio, ma come modo di vivere l’energia). Mens sana in corpore sano, per noi è una sorta di mantra: sappiamo che lo stress è nemico della salute, e dunque nella nostra hall abbiamo posizionato un simulatore di tennis da 80 pollici: quando sentiamo che le endocrine stanno crollando, andiamo a tirare due racchettate in allegria”. E poi il nuovo ufficio di Federico si trova esattamente sopra a una palestra, perché andare a scaricare le tensioni facendo esercizio fisico, magari assieme ai colleghi, serve non solo a scaricare lo stress ma a rinsaldare i rapporti.

“Comunque - conclude il giovane imprenditore - io sono il primo a sostenere che non si possa vivere di solo lavoro. La vita è fatta di diversi aspetti dei quali dobbiamo tutti, ugualmente, avere cura: la famiglia, gli amici, la società e il lavoro. Se trascorriamo 6 giorni a settimana chiusi in fabbrica o in un ufficio è impossibile condurre una vita felice, anche se stiamo facendo il lavoro più bello del mondo. Ed è proprio pensando a questo che, quando ho inaugurato la mia nuova sede e iniziato le selezioni per i collaboratori, ho chiarito che da noi non ci sono orari fissi così come da noi si lavora 4 giorni a settimana. Il resto del tempo dobbiamo tutti essere liberi di viverlo e gestirlo come meglio crediamo, facendo quello che ci fa stare bene. Solo così, solo lasciando a collaboratori e dipendenti la libertà di gestirsi il tempo e lavorare al raggiungimento di un risultato condiviso, le aziende possono tornare a prosperare”. 

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