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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Fisco e controlli, le spese nel mirino: chi rischia di più 

Dal risparmiometro al redditometro, l'Agenzia delle Entrate dispone di un arsenale di armi per verificare tutti i soggetti fiscali: ecco quali sono quelli che attirano più l'attenzione

La lotta all'evasione fiscale è uno degli obiettivi dell'attuale esecutivo, come testimoniano le diverse misure in questa direzione inserite nell'ultima legge di Bilancio. Così i controlli del Fisco sono diventati più serrati e capillari, ma chi sono i contribuenti nel mirino? Quali sono le spese che subiscono più controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate?

Fisco e controlli, chi rischia di più

Partiamo dal presupposto che non esistono dei contribuenti privilegiati o “risparmiati”: tutti possono essere soggetti a controlli fiscali, ma esistono categorie più monitorate di altre. I professionisti, per esempio, sono più soggetti a controlli dei lavoratori dipendenti, i cui redditi vengono già tassati in busta paga, al contrario dei primi, che potrebbero anche dichiarare di aver incassato cifre minori per pagare meno tasse.

Come avvengono i controlli? L'Agenzia delle Entrate è in grado di incrociare i dati dei contribuenti attraverso diversi strumenti, come il redditometro e il risparmiometro, con cui può verificare i movimenti sui conti correnti, le giacenze e i patrimoni dichiarati. Queste armi del Fisco permettono alle autorità di mettere sotto la lente d'ingrandimento ogni categoria di soggetto economico, dalle imprese ai lavoratori. L'analisi dei dati permette di individuare i casi sospetti che poi verranno controllati in maniera più approfondita.  

Fisco, quali sono le spese più controllate

Ma esistono delle spese più soggette ai controlli di altre? Il Fisco osserva tutto come un vero e proprio Grande Fratello, ma ad attirare maggiormente l'Agenzia delle Entrate sono quelle spese che vengono considerate troppo elevate rispetto al reddito del contribuente in questione. Ecco alcuni esempi:

  • auto di lusso; 
  • assicurazioni auto; 
  • affitto di un immobile;
  • viaggi; 
  • lavori di manutenzione in casa; 
  • visite specialistiche;
  • mutuo per l’acquisto di una casa;
  • smartphone; 
  • abbonamenti; 
  • collaboratori domestici; 
  • centri benessere e cura della persona; 
  • ristoranti. 

Tutte le spese che non risultano conformi o che presentano delle grandi discrepanze con la propria situazione economica possono far scattare il campanello d'allarme dell'Agenzia, sia che il soggetto in questione sia un dipendente, un libero professionista o un'impresa. 

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