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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Fitch declassa l'Italia: il nostro debito è a un passo dal livello spazzatura

La motivazione: "Il downgrade (riduzione del rating, ndr) riflette il significativo impatto del coronavirus sull'economia italiana e sulla posizione di bilancio". Gualtieri: "I fondamentali della nostra economia sono solidi". Ma torna a salire lo spread

Mentre l'Italia si avvia non senza polemiche verso la fase 2, l'agenzia di rating Fitch ha deciso di ridurre l’affidabilità del debito pubblico del nostro Paese portando il giudizio ad un solo livello dal limite minimo junk (spazzatura) e attribuendogli un punteggio di BBB- (da BBB). L'outlook è stabile. La decisione arriva soltanto quattro giorni dopo il giudizio di Standard & Poor’s che invece aveva lasciato invariato il rating dell'Italia, a BBB, mantenendo l’outlook negativo. E dopo il declassamento del giudizio sul debito italiano al livello di BBB-, da parte dell'agenzia di rating Fitch, oggi lo spread tra Btp e Bund tedeschi torna a salire, superando 230 punti base. Il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi sale all'1,85% dall'1,77%.

Fitch prevede una contrazione del Pil dell'8% nel 2020

In una nota diffusa ieri, Fitch afferma che "il downgrade (riduzione del rating, ndr) riflette il significativo impatto del coronavirus sull'economia italiana e sulla posizione di bilancio". L'agenzia prevede una contrazione del Pil dell'8% nel 2020, con un rapporto debito/Pil al 156%. L'outlook stabile riflette invece l'idea che gli acquisti della Bce faciliteranno la risposta dell'Italia alla pandemia e allenteranno i rischi di rifinanziamento. "L'Italia ha dimostrato un'ampia coesione politica nelle prime settimane della pandemia - continua ancora l'agenzia di rating - e il sostegno per la coalizione di governo è aumentato. Comunque le tensioni politiche sono riemerse nelle ultime settimane. Riteniamo che le tensioni politiche si intensificheranno con il rilassamento graduale delle misure di lockdown e l'attenzione politica si sposterà sull'economia e la risposta comune europea alla crisi".

Rating, significato e funzionamento delle agenzie

Fitch inoltre sottolinea un deterioramento dell'outlook del settore bancario: "La profonda recessione amplierà probabilmente i rischi alla qualità del credito e metterà pressione sulla redditività del settore", osserva, precisando che le misure di appoggio decise dal governo dovrebbero in parte sostenere la qualità degli asset e mitigare l'impatto negativo sulle banche.

Gualtieri: "I fondamentali dell'economia italiana sono solidi"

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, "prende atto della decisione da parte dell’agenzia Fitch di declassare il merito di credito della Repubblica italiana al livello BBB-, con outlook stabile". Lo rende noto il Mef precisando che l'agenzia è intervenuta anticipando la valutazione del rating programmata per il 10 luglio. "L’accelerazione - si sottolinea - sarebbe giustificata dal deterioramento in atto del quadro macroeconomico e della finanza pubblica. Si tratta tuttavia di effetti interamente dovuti a una causa esogena e temporanea. La valutazione degli impatti sulle prospettive di crescita e sul merito di credito sconta inevitabilmente un considerevole margine di incertezza. Le altre agenzie di rating hanno in effetti assunto un atteggiamento più prudente". La valutazione, sottolinea il Mef, "non tiene conto delle rilevanti decisioni assunte nell’Unione europea, dagli Stati che la compongono e dalle istituzioni che ne fanno parte. In particolare, non sembrano adeguatamente valorizzati l’orientamento strategico della Banca Centrale Europea e gli interventi che si stanno per realizzare con la condivisione delle responsabilità della gestione della reazione alla crisi e dei relativi oneri di finanziamento".

Il Mef sottolinea che "i fondamentali dell’economia e della finanza pubblica dell’Italia sono solidi. Il sistema produttivo è molto diversificato, con un consolidato surplus commerciale e una posizione finanziaria netta nei confronti dell’estero molto vicina all’equilibrio. Il costo medio del nostro debito continua a diminuire, compreso nell’anno in corso, e la quota crescente del debito detenuta dalla Banca Centrale assicurerà anche per l’anno prossimo che l’esborso netto per interessi resti in linea con quello di quest’anno". "Le garanzie pubbliche che sono rilasciate in questi giorni - sottolinea il ministero dell'Economia - assicurano la liquidità all’economia italiana, migliorando anche, per questa via, le prospettive future della finanza pubblica. L’Italia ha tuttora un livello di garanzie statali basso, se confrontato con quello degli altri maggiori Paesi europei".

Il Governo, si legge ancora, "ha la piena consapevolezza dell’esigenza di affrontare questa crisi con misure che non siano solo di carattere emergenziale. Interverremo, anche con un’agenda di riforme e di investimenti, per aumentare il nostro potenziale di crescita, con attenzione ai vincoli e alla sostenibilità della finanza pubblica e alla necessità di confermare la traiettoria di riduzione del debito".

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