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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Qualche nuvola in meno nel futuro di Alitalia: il modello ora è diventato Air France

Via libera delle Fs al negoziato con Delta-Easyjet nell'operazione Alitalia. Per il futuro il modello da seguire sembra essere Air France, con lo Stato azionista diretto e vari partner industriali coinvolti per adottare insieme le decisioni strategiche

Via libera delle Fs al negoziato con Delta-Easyjet nell'operazione Alitalia. Il Cda del gruppo "ha deliberato di avviare una trattativa con le due compagnie aeree, al fine di proseguire nella definizione degli elementi portanti del Piano della nuova Alitalia". Ad annunciarlo è il gruppo al termine del board e alla luce delle conferme di interesse pervenute da parte di Delta Air Lines ed EasyJet a essere partner industriali di Fs Italiane nell'operazione Alitalia.

Alitalia, EasyJet conferma trattativa con Ferrovie e Delta

Anche EasyJet conferma "di essere in trattativa con Ferrovie dello Stato Italiane e Delta Air Lines per la creazione di un consorzio che valuti le diverse opzioni per le future operazioni di Alitalia". La compagnia low cost aveva manifestato ad ottobre 2018 un interesse non vincolante nei confronti di un'Alitalia ristrutturata. "In questa fase non vi è alcuna certezza che l’operazione sarà finalizzata, easyJet fornirà ulteriori aggiornamenti se e quando lo riterrà opportuno", spiega ancora la compagnia.

Intanto, anche il governo ha iniziato a muoversi. "A Palazzo Chigi si è appena concluso un vertice alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del vicepresidente Luigi Di Maio e del ministro dell’Economia Giovanni Tria, all'esito del quale si è convenuta la disponibilità del governo di partecipare alla costituzione della Nuova Alitalia, tramite il Mef, a condizione della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea" si legge in una nota di della Presidenza del Consiglio.

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Alitalia, doppia decisione importante per il futuro

E' arrivata così una doppia decisione importante, una approvata dal consiglio di amministrazione del gruppo ferroviario e l'altra condivisa in un vertice di governo. Le modalità dell'intervento pubblico sono ancora da definire. Una ipotesi percorribile secondo qualcuno è la conversione di una parte del prestito-ponte da 900 milioni che deve essere rimborsato allo Stato entro giugno 2019.

E' in parte un ritorno al passato: c'era già stato il Tesoro in Alitalia (ne era uscito nel 2009 con la privatizzazione). A questo punto il modello da seguire sembra essere Air France, con lo Stato azionista diretto e vari partner industriali coinvolti per adottare insieme le decisioni strategiche. In ogni caso, sia con un investimento diretto del Tesoro sia convertendo il prestito-ponte sarà necessario il via libera dell'Unione Europea, che esigerà un intervento a condizioni di mercato. Il futuro di Alitalia è ancora tutto da scrivere.

Perché il futuro di Alitalia è un enorme punto di domanda (e si torna a parlare di esuberi)

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