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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'Italia paga ancora la guerra di Putin ma i ricavi di Gazprom sono crollati

Il gelo riporta il gas russo in Italia ma i tempi sono cambiati e i ricavi di Gazprom non sono più quelli di un tempo: quanto guadagna ogni giorno la Russia dalla vendita di gas all'Italia, i dati elaborati da Today

Il gelo riporta in Italia il gas dalla Russia, aumentando i guadagni di Gazprom che Vladimir Putin può così impiegare nella guerra in Ucraina. Il 2022 è stato un anno storico per le importazioni di gas in Italia: la Russia non è più il Paese da cui ne arriva di più. Tuttavia, nelle prime settimane del 2023 il freddo ha riportato il gas russo in Italia, facendo entrare centinaia di milioni di euro nelle casse del Cremlino da usare nella guerra. Dai dati possiamo notare quanto Gazprom guadagna ogni giorno dalla vendita di gas all'Italia, ma è evidente il crollo generale dei ricavi dalle esportazioni, in tutta Europa: il 2023 dovrebbe segnare il passaggio definitivo all'emancipazione dal gas russo, grazie agli altri fornitori - come l'Algeria - e al Gnl. Potrebbero però esserci degli ostacoli. 

Putin ha perso la guerra del gas

Fa freddo, serve più gas

Dopo le temperature straordinariamente miti di ottobre, novembre e dicembre, l'ondata di gelo su Italia ed Europa sta facendo aumentare i consumi di gas e i prelievi dagli stoccaggi. Serve più energia elettrica e gas per riscaldarsi, di conseguenza la domanda è maggiore, com'è evidente dal grafico.

Clicca qui per vedere il grafico sui consumi e gli stoccaggi di gas in Italia nel 2023

Secondo i dati Snam elaborati da Today, i consumi di gas degli ultimi giorni sono in aumento, anche se si mantengono a livelli più bassi rispetto agli stessi di giorni di gennaio 2022. Dal grafico si vede come la maggiore domanda di gas abbia causato più prelievi dagli stoccaggi che tuttavia rimangono semipieni, specie se in confronto all'anno scorso: secondo i dati Agsi elaborati da Today, negli stessi giorni del 2022 gli stoccaggi erano infatti pieni al 54 per cento, rispetto al 74 attuale. 

Clicca qui per vedere il grafico sui consumi e gli stoccaggi di gas in Italia nel 2023

Inoltre, il freddo degli ultimi giorni sembra aver spinto le importazioni di gas dalla Russia.

Più gas dalla Russia, più soldi per Putin e Gazprom

A gennaio 2023 in Italia è arrivato più gas dalla Russia rispetto ai ritmi delle ultime settimane. Negli ultimi mesi infatti le importazioni di gas russo erano crollate, a livelli che possiamo definire "storici": nel 2022 la Russia non è stato il Paese da cui l'Italia ha importato più gas. Le forniture di gas dalla Russia hanno toccato il livello minimo dal 1990.

Tuttavia, nelle prime settimane di gennaio 2023 l'Italia ha ripreso a importare gas russo. Anche se i prezzi sono più bassi rispetto ai mesi precedenti, le forniture hanno permesso a Gazprom di guadagnare centinaia di milioni di euro solo in Italia: soldi utili alla guerra in Ucraina di Vladimir Putin.

Secondo i dati raccolti da Crea ed elaborati da Today, nelle ultime settimane i guadagni russi dalla vendita di gas all'Italia sono aumentati, toccando punte che non si vedevano da maggio. In generale però, per Gazprom il mercato europeo non è pù redditizio come un tempo e nel 2023 il gas russo dovrebbe essere ancora meno di quello arrivato nel 2022. Se ne può fare a meno?

Come sostituire il gas russo: a tutta Gnl

Le temperature straordinariamente sopra la media hanno mantenuto bassi i consumi di gas, permettendo all'Italia e agli altri stati europei di risparmiare svariati miliardi di metri cubi di gas rispetto agli inverni passati. Anche se non c'è da esultare per le temperature in aumento, il caldo anomalo ha allontanato i timori di mancanza di gas e razionamenti, annullando i ricatti di Gazprom.

Quanto gas abbiamo per l'inverno

Nel 2021 infatti la Russia pesava per il 40 per cento delle importazioni di gas in Italia, percentuale crollata al 16 per cento nel 2022. L'Italia, insieme ai partner europei, ha diversificato il portafoglio dei Paesi fornitori di gas per sostituire quello russo. Ora il Paese da cui l'Italia importa più gas è l'Algeria, anche se non ancora ai livelli promessi.

Il modo più rapido di sostituire le forniture di gas dalla Russia è il Gnl, il gas naturale liquefatto. L'Italia nel 2023 aggiungerà ai tre già esistenti altri due impianti di rigassificazione, a Piombino e Ravenna. La Germania ha già inaugurato tre nuovi impianti, e in generale la domanda europea di Gnl è schizzata verso l'alto. In più, l'Italia punta sull'aumento delle forniture dai gasdotti esistenti.

Il gas dei nuovi rigassificatori basterà?

Nel 2023 però il ritorno della Cina potrebbe creare grossi squilibri sul mercato del Gnl: l'allentamento della politica zero covid da parte del regime di Xi Jin Ping dirotterà grandi quantità di Gnl verso l'oriente, creando dei colli di bottiglia pericolosi proprio nel momento in cui all'Europa servirà più gas. Ad aprile 2023 infatti, gli stati europei dovranno ricominciare a riempire gli stoccaggi in vista dell'inverno 2023-2024, e in assenza di gas russo la scarsità sul mercato può creare problemi agli approvvigionamenti.

Ora anche il Qatar può ricattarci col gas

La sicurezza energetica di Italia ed Europa non può dipendere dal bel tempo: dopo aver eliminato la dipendenza dal gas russo è tempo di aumentare la presenza delle energie rinnovabili, anche se la transizione verde, si sa, è lunga e complessa da fare. Il governo Meloni dovrà gestire anche questo passaggio.

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