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Venerdì, 24 Marzo 2023
Il monito

Emergenza gas, "lo Stato italiano torni a guidare Enel"

Il monito arriva da Amedeo Testa, segretario nazionale della Flaei Cisl, il sindacato dei lavoratori delle aziende elettriche

Di fronte alla crisi energetica, serve che lo Stato italiano torni a guidare la cabina di regia della più grande azienda multinazionale italiana dell’energia, cioè l’Enel. È la proposta di Amedeo Testa, segretario nazionale della Flaei Cisl. Il numero uno del sindacato dei lavoratori delle aziende elettriche italiane invita a guardare la Francia, dove il governo è tornato in possesso del 100% delle quote del gigante elettrico nazionale Edf (Électricité de France), l’azienda elettrica nel paese d’oltralpe.

"La Francia torna a controllare sempre meglio il suo futuro energetico, noi invece brancoliamo nel buio - ha detto Amedeo Testa - Si tratta di scelte importanti e strategiche. Non possiamo come sistema-Italia insistere con impostazioni ideologiche e irrealistiche, abbiamo il dovere del realismo e dell’onestà intellettuale. Il prezzo del gas aumenta dell’800%, l’emergenza pandemica ed economica continueranno, come gli effetti inevitabili sui nostri sistemi economici delle sanzioni alla Russia. La Flaei sa che non ci sono soluzioni facili per nessuno ma sappiamo che l’Italia è in una situazione peggiore degli altri Paesi. Senza avere il nucleare il Paese ha voluto fare il primo della classe con la decarbonizzazione. Noi siamo favorevoli alle rinnovabili, ma bisogna rifare la rete elettrica di distribuzione, ci vogliono tempi lunghi e risorse ingenti e non possiamo lasciare questa evoluzione strategica per il Paese in mano a operatori privati".

"Per i prossimi venti anni condannati a gas e carbone"

Infatti, mentre la Russia chiude il flusso di gas tramite Nord Stream 1, l’Italia è in una condizione di maggiore vulnerabilità. Senza nucleare e lanciata sulla corsia della decarbonizzazione senza piani di riserva, secondo il sindacato, il destino di Enel è deciso da attori troppo diversi, sia per numero che per natura: da diversi privati con interessi diversi alla politica del governo. Per Flaei Csil serve un’unica guida in grado di gestire l'emergenza del momento con soluzioni tampone, senza introdurre modifiche strutturali all'assetto di sistema, tanto dal lato delle fonti primarie che dei meccanismi di mercato.

"La nostra proposta è un forte appello alla politica: subito un tavolo nazionale per una strategia energetica integrata, un vero e proprio "patto per l’energia" in linea con quanto sta chiedendo il nostro segretario generale Luigi Sbarra per le questioni più generali. Serve una regia unica, esperta e consapevole. Un solo centro di comando, con mandato e responsabilità pubblica. Solo così possiamo seriamente costruire il nostro futuro" ha concluso Testa.

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