Quanto costerà il gas in inverno
Il secondo ottobre più caldo dal 1800 e gli stoccaggi pieni hanno diminuito la domanda di gas, abbassando i prezzi, ma i problemi sono dietro l'angolo
I prezzi del gas in Italia sono in discesa, ma potrebbe durare poco. Dopo un periodo di decisi aumenti, l'attuale andamento del mercato del gas che porterà bollette più basse già dal prossimo mese potrebbe presto cambiare in peggio. Grazie a un ottobre straordinariamente caldo e agli stoccaggi pieni, i prezzi del gas sono diminuiti: secondo Arera la famiglia tipo riceverà una bolletta inferiore del 12,9 per cento rispetto al terzo trimestre trimestre 2022. Ma potrebbe essere un'illusione momentanea.
Il caldo di ottobre
L'Italia ha appena vissuto il secondo ottobre più caldo dal 1800. Come mostrano i dati dell'Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) la temperatura media è stata di 2,08 °C al di sopra del periodo di riferimento, tra il 1991 e il 2020. Per il Nord Italia è stato invece l'ottobre più caldo di sempre con la temperatura media superiore di 3,18 °C rispetto alla media registrata tra il 1991 e il 2020.
In generale, a ottobre ha fatto più caldo del solito in tutto il continente europeo. Il servizio nazionale meteorologico francese Météo-France ha sottolineato che l'ottobre appena passato è stato il terzo più caldo dal 1900, con una temperatura media più alta di 3,5 °C rispetto alla media del periodo. In Svizzera, l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia ha addirittura affermato che ottobre 2022 è stato il più caldo dal 1864.
Queste anomalie climatiche non possono essere una bella notizia, anche se hanno portato al ribasso i prezzi del gas.
Il livello degli stoccaggi
L'Italia è in grado di stoccare 12 miliardi di metri cubi di gas, oltre a 4,5 miliardi aggiuntivi che costituiscono la riserva strategica, per un totale di 16,5 miliardi di metri cubi. Gli stoccaggi sono fondamentali nell'economia degli approvvigionamenti energetici del paese, soprattutto in vista dell'inverno. Ogni giorno certe quantità di gas entrano nelle riserve e altre vengono immesse nella rete, per mantenere il sistema in equilibrio.
Al momento, in Europa gli stoccaggi sono pieni. L'Italia ha riempito gli stoccaggi di gas al 95,4 per cento della loro capacità, per oltre 11 miliardi di metri cubi di gas, mentre la media Ue ha superato di poco il 95 per cento. Oltre la Francia, già da giorni a quota 100 per cento, accelerano anche i paesi del Centro Europa, soprattutto Germania e Polonia che sono arrivati intorno al 99 per cento.
Nei mesi scorsi tutti i paesi europei hanno fatto scorte di gas per riempire gli stoccaggi in un mercato caratterizzato dalla scarsità, a causa della decisa diminuzione dei flussi dalla Russia. Questa situazione di domanda a fronte di un'offerta più scarsa ha fatto aumentare i prezzi, come abbiamo visto dal costo dell'energia nel 2022. Tuttavia, sappiamo che gli stoccaggi non possono bastare in assenza di adeguate forniture: nel caso dell'Italia coprono, in media, circa il 25 per cento dei consumi invernali.
Quanto gas abbiamo per l'inverno, senza quello russo
I consumi di gas in calo, per ora
Il caldo eccezionale di ottobre ha mantenuto la domanda di gas in Italia e in Europa praticamente piatta rispetto ai mesi estivi. Il confronto con ottobre 2021 rende la situazione più chiara: i consumi di gas del mese sono crollati. Secondo i dati elaborati da Today, nel mese di ottobre 2022 gli italiani hanno consumato 3,9 miliardi di metri cubi di gas, ossia 1,3 miliardi in meno rispetto a ottobre 2021, il 25,6 per cento in meno.
La distribuzione per gli usi domestici, nei servizi e negli uffici riflette i minori consumi dovuti alle temperature elevate, per circa 860 milioni di metri cubi di gas in meno rispetto a ottobre 2021. Come si vede dal grafico basato sui dati elaborati da Today, la differenza tra ottobre 2022 e ottobre 2021 è notevole, con i consumi dell'anno scorso che riflettono un andamento tipico della stagione invernale dovuto all'accensione dei riscaldamenti e a un uso maggiore di quelli autonomi: tutto il gas risparmiato fin ora è rappresentato dall'area grigia tra le due curve, che, ai prezzi attuali, si riflette in oltre 910 milioni di euro di spesa per il gas in meno.
Quanto costerà il gas in inverno
Il calo dei prezzi del gas in Europa è stato notevole a causa di temperature elevate e stoccaggi pieni. Infatti, l'abbassamento dei consumi e delle richieste degli stati per riempire le riserve ormai al massimo ha ridotto la domanda di gas raffreddando i prezzi del mercato europeo. Alla borsa di Amsterdam i future Ttf con scadenza a dicembre hanno chiuso la seduta in ribasso dell'8,5 per cento, a 114,79 euro al megawattora, come non si vedeva da metà giugno.
Ma sul lungo periodo i prezzi continuano a rimanere alti, rispetto ai prezzi del momento in cui il gas c'è e non serve consumarne di più a causa delle temperature elevate. Il prezzo del gas del mese a venire è infatti ancora superiore ai 100 euro al megawattora.
Il mercato sà che con l'arrivo dell'inverno la domanda di gas aumenterà, in un contesto privo delle forniture russe: anche se gli stoccaggi sono pieni sappiamo che coprono solo il 25 per cento dei consumi, e anche a questi ritmi di riduzione della domanda di gas le attuali importazioni potrebbero non bastare.
Supereremo l'inverno senza il gas russo?
Per questi motivi è molto probabile che i prezzi del gas aumenteranno di nuovo tornando su livelli decisamente elevati rispetto al passato.