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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

"Basta col gioco d'azzardo senza regole": l'appello ai candidati alle elezioni

Pubblicità zero e meno giochi: parte la campagna che chiede l'approvazione di una legge nazionale che regolamenti il consumo di gioco d’azzardo nel nostro Paese

C'è un dato su tutti a riassumere la propensione degli italiani al gioco: in Italia si vendono 3.600 gratta e vinci al minuto, come ci spiegava Filippo Torrigiani, consulente della Commissione parlamentare antimafia, curatore del dossier “Gioco sporco, sporco gioco. L’azzardo secondo le mafie". Malgrado gli anni di crisi economica - o forse proprio per questo, perché le speranze nella dea bendata crescono se non si vive negli agi - nell'ultimo decennio gli italiani che si sono rivolti al mercato delle scommesse hanno perso 180 miliardi di euro. Il gioco d’azzardo è diventato in pochi anni uno dei settori più rilevanti dell’economia italiana. Attraverso la pubblicità, milioni di persone vengono stimolate a giocare. E il fatturato, ormai, sfiora i cento miliardi di euro annui. Con costi altissimi per la collettività.

Gioco d'azzardo, in 10 anni gli italiani hanno perso 180 miliardi: oro per le mafie

Con il crescere del fenomeno, sono infatti aumentati – in modo esponenziale – i problemi che il gioco d’azzardo produce: dipendenze più o meno gravi e situazioni di gioco problematico, conflitti familiari che portano a separazioni e divorzi, ricorso all’usura, infiltrazioni mafiose (il gioco d'azzardo permette di riciclare enormi quantità di denaro sporco, fare affari e rinforzare la propria presenza sui territori). Le misure introdotte finora per ridurre questi danni si sono rivelate del tutto insufficienti. Per questo, "Mettiamoci in gioco-Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo" chiede ai candidati alle elezioni politiche 2018 di assumere un impegno pubblico, da onorare nella prossima legislatura, che ha una priorità fondamentale: approvare una legge nazionale che regolamenti il consumo di gioco d’azzardo nel nostro Paese.

"La mia vita distrutta dalle slot. Le ho prese a pugni, poi ho ricominciato a vivere" 

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In particolare, la Campagna chiede ai candidati un impegno preciso su quattro punti:

  • Pubblicità zero - Deve essere sancito il divieto assoluto di pubblicità del gioco d’azzardo su tutti i media e in tutti i luoghi pubblici.
  • Meno giochi, meno perdi - Occorre tagliare, di almeno un terzo, l’offerta complessiva del gioco d’azzardo nel nostro paese, riducendo luoghi, occasioni e prodotti che permettono di giocare.
  • La salute dei cittadini prima del business e delle entrate erariali - Va garantito a Regioni ed Enti locali il diritto di regolamentare in modo autonomo dislocazione e orari degli esercizi dove è possibile giocare d’azzardo – diritto che pur senza annullare totalmente l’offerta del gioco d’azzardo sul proprio territorio, non può essere vincolato all’intoccabilità degli interessi già esistenti –, in funzione del più alto principio della salvaguardia della salute del cittadino.
  • Diritto alla cura - Va previsto un aumento delle risorse destinate al sistema dei servizi per garantire effettivamente cura e assistenza gratuite a tutte le persone affette da disturbo da gioco d’azzardo o in situazione di rischio dipendenza e per realizzare azioni mirate di prevenzione.

Tutti i nomi dei candidati che aderiranno a questo appello saranno disponibili sul sito www.mettiamociingioco.org. "Mettiamoci in gioco–Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo" è un’iniziativa nata nel 2012 per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro Paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche, avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno, fornire dati e informazioni, catalizzare l’impegno di tanti soggetti che – a livello nazionale e locale – si mobilitano per gli stessi fini. Alla campagna aderiscono Acli, Ada, Adusbef, Ali per Giocare, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.

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